Così Giorgio Paglione, che ha deciso “di combattere fianco a fianco al mio paese, ai miei affetti più cari, per un futuro nuovo e dignitoso per la montagna. Sono un figlio dell’Appennino e venderò cara la pelle. Dopo tanti anni di studio, mi sono inventato un lavoro e non so se sono pronto per questa bella sfida, ma di certo, ci proverò a fare quello che si può, con quello che si ha, nel posto in cui si sta. Da domenica (16 aprile, ndr) aprirà ufficialmente il PIC, Piccola Impresa di Comunità, un sogno gigantesco, anche se è molto piccolo. Provo a fare una carezza al me bambino che si spaventava all’idea di non poter restare. Siamo fragili, ma indistruttibili”. La nuova attività sorgerà nei locali dell’ex rivendita “Bucaneve”, in corso sant’Antonio.
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