Video, testimonianze, trailer di pellicole cinematografiche che hanno raccontato l’orrore di un genocidio che conta circa 10 milioni di vittime. In programma anche l’intervista a Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz e nominata, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, senatrice a vita. Un ricco programma per accendere ancora una volta un faro sul terribile olocausto che qualcuno fa ancora fatica ad ammettere, e per sensibilizzare soprattutto i ragazzi che mai devono dimenticare il valore assoluto della libertà, ma anche del rispetto, dell’uguaglianza e della civile convivenza.
Un programma che il Comune di Campobasso ha stilato per dire no, a 80 anni dalle leggi razziali, a quell’orrore senza confine che ci è consumato in un’Europa che solo a parole condivideva principi come la tolleranza e la possibilità di esprimere senza ostacoli il proprio pensiero politico, calpestando, forse ancora oggi, l’articolo 1 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo secondo il quale “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di coscienza e dovrebbero agire uno verso l’altro in uno spirito di fratellanza”.
L’evento del Comune è realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Petrone. Ad aprire il programma del 27 gennaio sarà un fumetto sulla shoah dal titolo “La memoria è una cosa seria”, proposto e realizzato da Roberto Colella giornalista e storico di Campobasso.
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