Lo schiacciatore era in predicato di vestire la maglia campobassana già a gennaio: «Determinante ritrovare Maniscalco. Bello giocare per un team della tua regione»
Lo scenario del Montini, nel suo caso, avrebbe dovuto essere familiare sin dallo scorso mese di gennaio, quando – per sostituire Scarpi – il club aveva puntato forte su di lui, salvo dover fare i conti con il diniego del Galatina, club in cui ha militato nell’ultima stagione. Quell’intesa era però talmente forte che, nel volley mercato estivo, si è concretizzata e così lo schiacciatore altomolisano Giuseppe Pacelli potrà finalmente vestire la divisa rossoblù.
Elemento avvicinato al mondo pallavolistico e cresciuto proprio da Mariano Maniscalco ad Agnone, non ha avuto un minimo di esitazione quando lo stesso trainer degli EnergyTime Spike Devils Campobasso lo ha ricontattato ad inizio estate per poterlo avere con lui nella stagione 2023/24.
«Non ci ho pensato su due volte – confessa – quando ho ricevuto la sua chiamata e mi ha illustrato il progetto ho sentito che Campobasso era la classica opportunità da non farsi sfuggire. Potevo esserci già a gennaio, però la società in cui ero non mi ha liberato, ma ora non ho avuto dubbi anche perché per me è anche un riavvicinamento a casa».
Pacelli, nelle ultime cinque stagioni, ha girato in lungo e largo la cadetteria nell’area centromeridiaonale: da Foligno alle dipendenze del compianto Tony Scappaticcio, ad Ischia (due tornei) con un ultimo biennio in Puglia tra Taviano e Galatina.
Ogni stagione ne ha messo in luce le qualità di autentico fattore nel fondamentale della ricezione. «Si tratta di un fondamentale – spiega – che non si impara da un giorno all’altro, ma che richiede costana, applicazione ed esercizio. In molti, purtroppo, finiscono con il prenderlo alla leggera, quando, in realtà, rappresenta l’avvio di ogni azione in fase di cambio palla. Poter avere con me un libero del calibro di Santucci, davvero un riferimento da questo punto di vista, sarà anche l’occasione per confrontarmi, migliorare e farmi valere ulteriormente».
Del resto, far parte di una squadra della propria regione «ti fa scendere in campo con maggiore responsabilità, tanto più per la conoscenza diretta anche di alcuni compagni, il che farà sì che l’intesa in squadra sarà più ampia».
Da frequentatore della cadetteria in diversi gironi, Pacelli concorda sull’assunto di una pallavolo dalle prospettive differenti legate al contesto. «Ogni raggruppamento ha le sue peculiarità – argomenta – e presenta difficoltà non marginale. Nella scorsa stagione ho vissuto un torneo molto difficile con due team come Galatone e Grottaglie con organico a tutti gli effetti da A3 ed è stata davvero complicata. In questi gironi, peraltro, l’ambiente ha un valore non marginale, vedremo poi dove saremo collocati».
Da parte sua, peraltro, lo schiacciatore agnonese non vede l’ora «di conoscere i tifosi campobassani. So che, nella scorsa stagione, sono cresciuti sempre più e mi auguro il loro numero aumenti ulteriormente in questa stagione».
Pacelli ha anche la forte convinzione che – per i rossoblù – c’è anche un ruolo di ambasciatori per il volley maschile molisano.
«Gli Spike Devils sono avamposto del movimento e, se si dovesse riuscire a raggiungere l’A3, riusciremmo a creare ancora più attenzione sulla nostra disciplina in un’annata che sarebbe da ricordare».
Per riuscirci «occorrerà costanza lungo una stagione che si annuncia lunga perché la regular season rappresenta solo una prima fase per poi proiettarsi sui playoff dove occorrerà avere la miglior forma possibile. Dovremo essere costanti, allenandoci nel modo più opportuno, arrivando al meglio in quelle che saranno le fasi decisive della stagione».