Nella circostanza, il Tribunale di Campobasso, accogliendo le richieste del Pubblico Ministero e dei Carabinieri della locale Stazione, aveva revocato la misura disponendone la traduzione in carcere.
A seguito di giudizio veniva riconosciuto colpevole del reato di evasione ex art. 385 c.p. con le relative aggravanti e condannato a 9 mesi di reclusione, pena sospesa.
Qualche giorno fa, il Tribunale di Sorveglianza di Campobasso, si pronunciava in relazione all’istanza presentata dall’uomo, con la quale chiedeva di poter espiare la pena comminatagli in regime di affidamento in prova al servizio sociale.
Il Giudice, tenendo conto dei trascorsi giudiziari dell’uomo, rigettava l’istanza e ripristinava l’Ordine di Carcerazione emesso a seguito di sentenza.
I Carabinieri della Stazione di Guardiaregia lo hanno raggiunto all’interno della Casa Circondariale di Campobasso, ove l’uomo era stato ristretto lo scorso primo ottobre dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Bojano.
Nella circostanza l’uomo, era destinatario di una misura cautelare in carcere per aver violato l’Obbligo di Dimora nel comune di residenza ed essersi reso autore di violenza e resistenza a Pubblico Ufficiale, proferendo nel contempo minacce, anche di morte, nei confronti dei Carabinieri che ne stavano dando esecuzione.
Il provvedimento odierno, da subito esecutivo, costringerà il 60enne in carcere fino al prossimo mese di luglio, salvo intervento di ulteriori condanne, scaturenti dalle reiterate condotte violente messe in atto nei confronti dei Carabinieri e ricadenti nell’alveo dei suoi atteggiamenti intemperanti e riluttanti nei confronti dei moniti che l’Autorità gli ha – nel tempo – indirizzato.
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