Scrivano (Aidr): “offriamo uno strumento utile per proteggere il nostro bene più prezioso, i dati online”
La rivoluzione digitale ha portato con sé uno stravolgimento della vita quotidiana e quindi, dell’organizzazione dei sistemi economici e sociali. Consumo e condivisione di dati online, sono il nuovo tesoro che alimenta l’era digitale: dalle foto postate sugli account personali, ai dati personali inviati per la prenotazione di un volo, ai pagamenti online, fino al pagamento della tv on demand. Chi governa realmente questa mole di dati, fino a che punto è lecito utilizzarli, come possiamo tutelarci?
Nell’ebook di Aidr una disamina dei nuovi diritti, figli dell’era digitale. L’obiettivo principale del manuale online, disponibile gratuitamente a questo link (https://www.aidr.it/scarica-le-book-gratuito-di-aidr-i-diritti-digitali-dei-cittadini-europei/) è quello mettere a disposizione di tutti uno strumento agile, scevro da tecnicismi per addetti ai lavori, che renda consapevoli i lettori dei loro “nuovi diritti” in quanto cittadini europei di questo nuovo millennio, come sottolineato nella prefazione al testo da Agostino Ghiglia, Componente Garante per la protezione dei dati personali.
Suddiviso in tre macro-aree: trattamento dati personali, diritto e gestione dei servizi e contenuti digitali, investitori digitali; il manuale è stato curato da Paola D’Elia già autrice e coautrice di pubblicazioni nell’ambito del Diritto Privato e del Diritto Privato Comparato con riferimento al Diritto dell’Informazione, Mauro Rosario Nicastri, Presidente dell’associazione Aidr e Dario Scrivano, avvocato penalista.
“Il confine tra ciò che attiene alla sfera personale e ciò che viene volontariamente condiviso con altri, si è fatto via via più labile nel corso degli anni– sottolinea Dario Scrivano- a causa anche dell’estrema facilità con cui è possibile scambiare informazioni in rete. Con questo manuale offriamo al lettore una guida per conoscere e attuare tutti gli strumenti di tutela garantiti dalla legge per proteggere il nostro bene più prezioso, i dati personali“.