Le ricerche archeologiche sono state condotte nel mese di settembre 2018 dall’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e dall’Università degli Studi di Pavia e finanziate dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Nell’area del chiostro monastico è stato portato alla luce, in posizione verticale e al di sotto di uno strato di circa 30 cm di terreno, un vaso di forma globulare.
La superficie del vaso, munito di quattro anse, è decorata in maniera organizzata con incisioni a crudo di vario genere. Tutte le incisioni, alcune delle quali di difficile interpretazione, verranno ampiamente descritte e commentate, nel corso della presentazione, dal dott. Daniele Ferraiuolo e dalla dott.ssa Alessia Frisetti, del Laboratorio archeologia tardoantica e medievale (Latem) dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Interverrà inoltre il prof. Federico Marazzi, Ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università Suor Orsola Benincasa e direttore scientifico delle ricerche archeologiche condotte a San Vincenzo al Volturno.
Data la sua eccezionalità, il reperto, restaurato dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, verrà inserito stabilmente presso il Museo archeologico di Venafro, nella sezione espositiva dedicata a San Vincenzo al Volturno. In occasione dell’evento, sabato 18 maggio l’ingresso al Museo sarà gratuito dalle 15:00 alle 17:30.
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