Il “Borgo delle Donne” giunge alla VII edizione

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TERMOLI – A Termoli torna il “Borgo delle Donne”, manifestazione socio culturale che pone l’attenzione sulla condizione del sesso femminile nella società contemporanea. La pausa forzata non ha esaurito la passione di un gruppo al femminile che per ben sei edizioni ha instaurato un vero e proprio rapporto speciale con il borgo antico per favorire l’espressività culturale, sociale e turistica da parte di chi il borgo lo vive 360 giorni l’anno con la caparbietà e l’amore che non di certo frena la corsa al tempo migliore spesso considerato superfluo o nei miglior dei casi, ma sincero con i residenti stabili.

Dal 7 al 9 marzo, la manifestazione giunta alla VII edizione, pone l’accento alla insulsa marginalizzazione del pensiero femminile che a volte pecca nell’accoglienza dell’espressività anche se mai banale, sempre innovativa, operosa e propositiva. Dedicata a Nadia Rucci, promotrice del progetto, non fa sconti a incontri e iniziative che intendono promuovere scambi culturali preziosi, accorciare le distanze con chi vive in posti apparentemente lontani da noi; condividendo un pezzetto di sé con l’altro in un clima di rispetto e gentilezza; e omaggiare la forza e la bellezza femminile anche attraverso, proprio a l’ironia, tutta femminile.

La musica dal vivo e piccoli rinfreschi faranno da aggregatori e consentiranno di fruire uno dei borghi più affascinanti della nostra bella Italia anche nel periodo invernale. Tante donne coinvolte nell’organizzazione che, grazie alla creatività femminile, porteranno in scena una Termoli condivisa, partecipata, colorata e mai doma al tempo dell’indifferenza consultiva. Il ‘Il Borgo delle Donne’ è promosso dall’Associazione socio culturale Termoli Medievale. Collaborazione e partecipazione saranno la forza del successo grazie al coinvolgimento attivo di altre associazioni culturali locali, persone molisane socialmente impegnate e provenienti da ogni dove. Chi dice donna non di certo dice danno ma garanzia di novità, prosperità e decisamente bellezza.

“La bellezza della donna non dipende dai vestiti che indossa né dall’aspetto che possiede o dal modo di pettinarsi. La bellezza di una donna si deve percepire dai suoi occhi, perché quella è la porta del suo cuore, il posto nel quale risiede l’amore”, scriveva Audrey Hepburn. A Termoli gli occhi brilleranno di nuova voglia di essere protagonisti del presente con uno sguardo all’imminente futuro che di certo, ci riserverà un nuovo concetto di essere donna e di essere dal margine al centro di un nocciolo centrale di inerzia dal valore inestimabile. Rita Levi-Montalcini non a caso scriveva “Le donne hanno sempre dovuto portate due pesi, quello privato e quello sociale. Per questo sono la colonna vertebrale della società”. Sia giunto il momento di porgere la mano della solidarietà culturale e Termoli sia la via per iniziare a farlo.