Dopo il successo di Matera, in occasione della Borsa Internazionale del Turismo delle Origini e quello ancor più eclatante di qualche giorno addietro, in quel di Roma presso la sede Municipale del Campidoglio in occasione della manifestazione targata Unpli nazionale dal titolo “Salva la tua lingua locale”, Bojano non poteva non accettare la sfida e proporre una lezione magistrale con vestizione, del costume matesino, tra i più belli dell’intera regione. Un costume, quello in uso in occasione del matrimonio e indossato dalla sposa, che ha nella mappa, nel corpetto, nei monili, la pura essenza della tradizione matesina e che, nel resistere al tempo, sfoggia bellezza e storia. Bojano, sino a pochi anni fa capitale indiscussa dell’intero Molise centrale, purtroppo si è visto depredare di strutture, uffici, della sede arcivescovile. Ha perso potere di acquisto e di aggregazione ma la storia rimane indelebile e questa racconta di una Città capitale del Sannio e crocevia di culture grazie alla sua posizione geografica che la pone lungo il tratturo e sulle sponde del fiume Biferno.
La storia per concorrere alla rinascita della cittadina sia in termini economici che quelli puramente legati alla cultura. La città che ha dato il nome alla Regione non può essere lasciata a morire di ormai atavica inerzia negativa. Occorre fermarsi, analizzare il passato e proporsi per un rilancio che deve necessariamente iniziare con la riscoperta di valori e passati dal sapore della vittoria. Non a caso la sottoscrizione dell’accordo di programma tra l’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo del Molise e Antonio Scasserra, si terrà a Bojano dove si annuncerà uno studio e una pubblicazione di specie sul costume Matesino e l’inizio di un percorso che tende a esercitare prelazioni su manifestazioni di caratura mondiale quale il Tocatì, che vedrà presto, una sua rappresentazione proprio in quel di Bojano. L’arte del gioco da strada come concetto aggregativo e partecipativo per riscoprire e concepire origini e multietnicità. Il programma vedrà il radunarsi presso Palazzo Colagrosso il 28 dicembre a partire dalle ore 17,00 circa per poi, dopo i saluti istituzionali, sottoscrivere l’accordo e dare spazio al Costume di Bojano.
La serata moderata da giornalista Maurizio Varriano, vedrà la presenza di istituzioni locali e regionali, dell’on.le Remo Di Giandomenico, in qualità di commissario straordinario dell’Azienda Autonoma. Non mancheranno le musiche curate con dovizia dal cantautore Lino Rufo che vedrà al suo fianco il talento Bojanese, Daniele Romano. La giornata vedrà svelare l’inno al Molise, parole di Giose Rimanelli, musica e arrangiamenti a cura di Lino Rufo. Non ci resta che goderci la bellezza e festeggiare al nuovo anno con consapevole voglia di rinascita culturale e sociale. Bojano e l’intero Molise, le meritano entrambe.
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