“Il perdono nutre il mondo” all’Auditorium “Unità d’Italia” il 20 maggio

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il perdono nutre il mondoL’AQUILA – Presentata venerdì 17 maggio, presso la sede aquilana della Fondazione Carispaq la rassegna itinerante “Le capitali celestiniane della pace verso il Giubileo”, iniziativa promossa dal medesimo Ente per celebrare l’eredità di Celestino V e il suo messaggio di pace e spiritualità. Attraverso eventi musicali, mostre e convegni, la kermesse si propone di diffondere la conoscenza e l’importanza del messaggio dell’Eremita del Morrone, esaltato da Papa Francesco, nel territorio della provincia dell’Aquila, ma anche nei luoghi celestiniani del Lazio e del Molise, promuovendo valori di pace e di fratellanza in preparazione del Giubileo di Roma del 2025 e dell’Aquila Capitale italiana della cultura del 2026.

Dichiara la pianista, ideatrice e direttrice artistica Sara Cecala degli appuntamenti musicali: “Con rinnovato entusiasmo saremo in scena col racconto musicato “Il Perdono nutre il Mondo – Dante, Silone e la Perdonanza di Celestino V”, in una veste rimodulata per il progetto della Fondazione che ci vedrà impegnati con l’evento inaugurale del tour 2024 ad Isernia, terra natìa di Pietro Angelerio, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del comune, lunedì 20 maggio alle ore 18.00, nel prestigioso Teatro “Unità d’Italia”.

A seguire in calendario la tappa del 26 giugno a Ferentino (FR) – luogo di prima sepoltura del Papa eremita e dove è tuttora custodita la reliquia del Suo cuore – per poi tornare in Abruzzo, a Sulmona, il 22 luglio, e procedere con gli appuntamenti autunnali nella provincia aquilana e concludere, con ogni probabilità, a Fumone (FR), nel castello-prigione del Papa Celestino V.

La faranno da padroni nelle serate culturali Angelo De Nicola, che col contributo di immagini rare e preziose ci accompagnerà nella narrazione delle vicende di Papa Celestino connesse al Primo Giubileo della storia e a quello imminente del 2025 che vedrà trentanove milioni di pellegrini “invadere” festanti Roma, il cantastorie Germano D’Aurelio (alias ‘Nduccio) con un commovente cameo e la sua dedica alla chitarra e le musiche originali, scritte da me e dal maestro Emanuele Castellano, eseguite dai meravigliosi artisti Antonio Scolletta al violino, Lorenzo Scolletta alla fisarmonica, Giancarlo Giannangeli al violoncello e con il mio contributo al pianoforte.

Chiuderemo lo spettacolo con la splendida voce di Libera Candida D’Aurelio col brano “Il Perdono” a testimoniare, in questi tempi di guerre incomprensibili che solo il dialogo e il reciproco e profondo ascolto sono “doni” forieri di Pace.