CAMPOBASSO – Rafforzare le relazioni tra gli Stati, contribuendo alla loro integrazione culturale attraverso una collaborazione nel settore educativo. Ma anche promuovere viaggi-scambi tra componenti delle due realtà o iniziative comuni. Questi gli obiettivi prefissati dall’accordo-gemellaggio siglato tra l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore ‘Leopoldo Pilla’ di Campobasso e il Centro Culturale Italiano di Buenos Aires.
Un accordo che ha trovato il suo iniziale compimento pratico nella visita in Argentina, tutt’ora in corso, della dirigente scolastica, Rossella Gianfagna. Oltreoceano è stato, infatti, possibile portare le buone pratiche messe in atto, oramai da tempo, dalla scuola del capoluogo.
Un confronto costruttivo quello della Gianfagna con i dirigenti e i docenti dell’Argentina, ai quali ha mostrato l’evoluzione di una scuola tante volte finita, per meritevoli progetti e iniziative, anche agli onori della cronaca nazionale.
L’attenzione del mondo della scuola sudamericana si è particolarmente concentrata sulle cosiddette ‘Avanguardie educative’. Come si ricorderà, infatti, il Pilla di Campobasso, insieme ad altre 21 scuole del Paese è stato tra i fondatori del movimento nazionale grazie al quale, da settembre 2018, l’Istituto ha avviato un processo di destrutturazione degli ambienti scolastici, in virtù di una didattica flessibile.
“Le scuole italiane di Buenos Aires guardano con particolare attenzione ed entusiasmo alla nostra realtà. Molti hanno mostrato la voglia di voler fare visita al nostro Istituto”, sono state le parole della Gianfagna, pronunciate poco dopo l’incontro con il Console Generale d’Italia a Buenos Aires, Riccardo Smimmo e quasi al termine di un’esperienza, durata circa un mese e finalizzata a portare oltreoceano il nome di una scuola che da più parti guardano come esempio virtuoso da emulare.
La visita in Argentina della dirigente del capoluogo fa seguito a quella che la delegazione del paese sudamericano ha compiuto nella scuola di via Veneto lo scorso mese di maggio. Già in quell’occasione Michele D’Angelo, molisano d’origine e rappresentante legale del Centro Culturale Italiano, di cui fanno parte le due scuole italiane di Buenos Aires – la Scuola Alessandro Manzoni e la scuola Edmondo de Amicis di Olivos – aveva reso noto come l’interesse verso tale contesto era nato dalla voglia di poter approfondire gli aspetti legati a una nuova e innovativa didattica promossa dal Leopoldo Pilla.
“Qui c’è qualcosa che funziona e, io stesso, da molisano, non posso che essere orgoglioso”, aveva detto D’Angelo in quell’occasione.
Un pensiero quest’ultimo ribadito anche dal Console Generale d’Italia a Buenos Aires che ha colto con estrema soddisfazione uno scambio culturale che pone le basi di un legame fra Stati che si e rafforza attraverso il mondo della scuola facendo leva sui giovani.
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