Napoletano di origine, ma nato per caso a Bologna il 5 febbraio 1961, Claudio Vitale è stato un giramondo, pur avendo Milano come città di riferimento a motivo del suo lavoro. Poi, però, stanco del superficiale ed approssimativo giornalismo italiano e della metropoli, ha deciso, nel 2006, di cambiare radicalmente vita, acquistando un’antica masseria in quota sulle montagne di Agnone (IS), dedicandosi ai suoi hobbies e all’ospitalità turistica. In questi ultimi 18 anni, non ha abbandonato la sua arte fotografica, ma, amando pure il Molise naturalistico e socio-culturale, ha realizzato interessanti lavori sulla transumanza e sugli aspetti più suggestivi della gente e del lussureggiante paesaggio.
In particolare, ha voluto omaggiare Agnone di sei particolari poster fotografici incentrati su curiosità che spesso sfuggono all’occhio distratto o frettoloso dei turisti e all’abitudine degli stessi residenti. Ha, infatti, raccolto in un unico “collage” i più rappresentativi portali e portoni di questa bella città d’arte, come pure stemmi gentilizi, campane, numeri civici, finestre e persino i più pittoreschi battiporta. Ha realizzato panorami estesi unendo più scatti in modo tale da offrire una visuale inedita e più completa della città e di alcuni altri aspetti del territorio. Inoltre ha collaborato con il canale nazionale culturale Rai 5 nella realizzazione di un programma incentrato sulla natura e sulle genti molisane; mentre è vicino anche ad associazioni locali nello sviluppo di interessanti iniziative.
Per questo suo amore e per la sua arte che illustra Agnone e il Molise, l’Università delle Generazioni, nella persona del suo fondatore Domenico Lanciano, ha voluto esprimere riconoscenza e gratitudine assegnando a Claudio Vitale il “Premione di Agnone” per l’anno 2024. La consegna del premio è avvenuta in un luogo emblematico della montagna altomolisana, quel Guado Liscia che costituisce un “passo” essenziale di comunicazione tra la valle del Verrino, l’Alto Molise e l’alta Valle del fiume Sangro abruzzese. Quasi una zona di confine come “uomo di confine” risulta essere e si considera lo stesso artista della fotografia, il quale sicuramente non mancherà di omaggiare questo popolo e questo territorio di altre utili e originali sue Opere.
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