“Il racconto dell’ancella” in scena al Teatro del Loto di Ferrazzano

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FERRAZZANO – Domenica 27 ottobre alle ore 18 e lunedì 28 ottobre alle ore 20.30 secondo appuntamento del Loto Link Fest ‘24 con Viola Graziosi e “Il racconto dell’ancella”, tratto dal romanzo di Margaret Atwood. Traduzione di Camillo Pennati per Ponte alle Grazie. Consulenza letteraria Loredana Lipperini. Consulenza artistica Laura Palmieri. Musiche originali Riccardo Amorese. Regia Graziano Piazza. Produzione Teatro della città.

La pièce teatrale, con la regia di Graziano Piazza, è ispirata alla famosa serie televisiva “The Handmaid’s Tale”. La serie di Bruce Miller, che porta sul piccolo schermo il mondo distopico creato dalla scrittrice canadese Margaret Atwood ne “Il racconto dell’ancella”, scritto nel 1985, aveva ispirato i cortei di protesta di molte donne americane durante la campagna presidenziale di Donald Trump. Lo spettacolo è nato l’8 marzo 2018, in occasione della Giornata della donna per il “Teatro di Radio3”, con una diretta dalla sala A di via Asiago a Roma, a cura di Laura Palmieri.

Una narrazione, quella della Atwood, che immagina un futuro, la Repubblica di Galaad, devastato da guerre, inquinamento e sterilità, dove le donne sono strettamente sorvegliate e rigidamente divise in categorie distinguibili dal colore dei loro vestiti: azzurro intenso per le Mogli dei Comandanti; verde smorto le Marte, donne sterili e attempate che svolgono i servizi domestici; marrone spento per le Zie, guardiane e sorveglianti; rosso le Ancelle, le sole in grado di procreare, sottomesse alla Repubblica per essere fecondate dai Comandanti, le cui mogli cresceranno i loro figli.

Nessuna può disobbedire o disattendere al proprio ruolo, pena la morte o la deportazione nelle Colonie. Un “nuovo mondo” che, ancora una volta, attraverso le donne e l’uso del loro corpo, cerca la sua definizione e legittimazione. Attraverso il racconto onirico e quasi ipnotico della protagonista (Offred/Difred), anche noi scopriamo di esserci abituati a qualcosa che all’inizio ci è estraneo, ma che progressivamente diventa sempre più normale.