CAMPOBASSO – Tra le ospedalizzazioni potenzialmente ‘evitabili’ prese in esame nell’edizione 2024 del Programma nazionale esiti (Pne) dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), quella a maggiore impatto dal punto di vista della numerosità della casistica è rappresentata dallo scompenso cardiaco. Dall’analisi dei dati emerge che il Molise presenta tassi più elevati (circa 3,4 per mille) rispetto al dato nazionale (circa 2,6 per mille) con modelli che nel 2023 tendono a riproporre quelli già osservati negli anni precedenti.
Lo scompenso cardiaco rappresenta la prima causa di ricovero in pazienti di età pari o superiore a 65 anni. A soffrirne in Italia – si legge nel documento – sono circa 600 mila persone e si stima che la sua prevalenza raddoppi a ogni decade di età. Una corretta gestione clinica dei pazienti a livello territoriale, osserva l’Agenas, permette di ridurre la progressione della patologia e di evitare il ricorso all’ospedalizzazione.