Incendia la porta dell’abitazione dei vicini: la Polizia arresta un 47enne [FOTO]

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SANT’AGAPITO – Alle ore 3.15 del 16 febbraio è giunta al numero di emergenza 113 la segnalazione di un appartamento in fiamme con delle persone bloccate all’interno nel comune di Sant’Agapito. Sul posto, mentre il personale dei Vigili del Fuoco immediatamente intervenuto provvedeva allo spegnimento della porta di ingresso, completamente avvolta dalle fiamme, la Volante che nel frattempo aveva raggiunto il luogo, nel procedere ai rilievi unitamente al personale della Polizia Scientifica, ha rilevato la possibile natura dolosa dell’incendio, poiché ha rinvenuto, sulla soglia del portone stracci e fogli di carta bruciati, verosimilmente utilizzati per appiccare l’incendio.

Nel frattempo, dalle informazioni assunte nell’immediatezza, si è appreso che il vicino di casa, poco prima dell’evento delittuoso, aveva minacciato di morte la proprietaria dell’immobile, la figlia minore e il fidanzato di quest’ultima, che con lei coabitano, come del resto già accaduto in passato. In effetti, mentre si procedeva agli accertamenti, si udivano urla ed imprecazioni provenire dall’abitazione attigua, da cui poco dopo usciva l’inquilino che inveiva anche contro tutti i presenti in particolare verso i vicini minacciandoli di morte in maniera plateale.

Durante le fasi concitate, prima dello spegnimento dell’incendio, la parte offesa e gli altri inquilini avevano tentato invano di guadagnare la fuga, procurandosi anche delle leggere ustioni successivamente medicate presso il locale Pronto Soccorso, nel timore che l’incendio si sviluppasse, o si espandesse al vicino impianto di conduttura del gas. Il grave pericolo veniva scongiurato grazie al tempestivo intervento dei soccorsi.

A seguito delle risultanze della immediata attività di indagini è stato tratto in arresto per i reati di atti persecutori, danneggiamento seguito da incendio, minacce, e lesioni un 47enne di origine partenopea, ma residente nella provincia di Isernia, peraltro già noto alle forze dell’ordine per i suoi numerosissimi precedenti penali e già sottoposto a misure di prevenzione e sicurezza. Tutta l’attività è stata svolta in collaborazione con il pm di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Isernia, immediatamente notiziato, che ha seguito costantemente lo sviluppo della vicenda.