Un gesto simbolico, ha detto il primo cittadino, “per lanciare un messaggio di solidarietà e di speranza, per condannare ogni forma di violenza e riaffermare il valore universale della pace”. Capracotta, che ha conosciuto gli orrori della guerra durante il secondo conflitto bellico, non poteva restare indifferente: “Le immagini che provengono dall’Ucraina ci riportano indietro di ottanta anni, a quella guerra che a noi, nati negli anni del boom economico, hanno raccontato o che abbiamo studiato a scuola. Evidentemente la lezione di quel terribile conflitto mondiale non è servita”, conclude Paglione.
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