I militari hanno controllato i centri di accoglienza della città allo scopo di raccogliere elementi di prova
a carico degli ignoti malfattori ed eventualmente recuperare il portafogli contenente il denaro sottratto al giovane.
Le risultanze dell’attività svolta hanno permesso di escludere la responsabilità dei cittadini extracomunitari, come invece in un primo momento era stato rappresentato dalla presunta vittima.
Le modalità indicate dall’interessato non hanno trovato corrispondenza con gli elementi raccolti dagli investigatori che, approfondendo le indagini, hanno appurato che il giovane per giustificare ai familiari di aver dilapidato al gioco una somma di denaro, riferiva di aver subito un’aggressione che in realtà non si è mai verificata, procurandosi delle autolesioni.
Le risultanze saranno rimesse alla valutazione della locale Procura della Repubblica che coordina le indagini. Continua incessante l’attività di controllo del territorio predisposta dal Comando Provinciale pentro sulla intera provincia.
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