Isernia, contrasto a degrado e alterazione del centro storico: c’è l’ordinanza

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Il sindaco: “L’atto intende solo evitare, in specifiche aree, i bivacchi, gli assembramenti e le soste indisciplinate di consumatori”

centro storico isernia

ISERNIA – Il sindaco di Isernia Giacomo d’Apollonio, con ordinanza n. 79/2020, ha disposto alcune misure di prevenzione e contrasto al degrado e all’alterazione del decoro urbano nel centro storico.

«L’atto – ha spiegato il sindaco – intende solo evitare, in specifiche aree, i bivacchi, gli assembramenti e le soste indisciplinate di consumatori. Infatti, è stato concepito per non incidere sull’attività degli esercizi commerciali di somministrazione, né con limitazioni di orario di apertura né con limitazioni di vendita dei prodotti. L’ordinanza – ha aggiunto d’Apollonio – si limita a vietare, in modo mirato, lo stazionamento con il contestuale consumo di cibi e bevande in tutti gli spazi pubblici del centro storico, ad eccezione di quelli regolarmente occupati dalle attività economiche. Il divieto vale per l’intera zona compresa fra piazza Carducci e piazza Pio X, circoscritta dalla via d’Apollonio e dalla via Occidentale».

Dalla premessa all’atto, si rilevano le motivazioni che hanno indotto all’emissione dell’ordinanza, che possono così riassumersi:

  • Nelle ore serali e notturne, il centro storico di Isernia è interessato da una consistente presenza di cittadini, in gran parte appartenenti alle fasce più giovani di età, che stazionano negli spazi pubblici e perfino sui monumenti, consumando in abbondanza cibi e soprattutto bevande.
  • Tale comportamento produce la deturpazione di molti siti pubblici, anche di particolare pregio artistico, storico e culturale, nonché l’abbandono incontrollato di una grande quantità di rifiuti d’ogni genere.
  • Il fenomeno, altresì, crea pericolo per l’incolumità pubblica e per la sicurezza urbana, anche in ragione del periodo di emergenza che stiamo attraversando per la diffusione del virus Covid-19. Infatti, provoca inevitabilmente quegli assembramenti che sono vietati dall’articolo 1, comma 8, del D.L. n. 33 del 16 maggio 2020.

L’ordinanza del sindaco d’Apollonio si chiude avvertendo che l’inosservanza del divieto è punita con la sanzione pecuniaria determinata tra euro 25 ed euro 500.