Isernia, controlli sicurezza stradale: report del weekend (25-26 gennaio)

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controlli posto di blocco carabinieri

ISERNIA – Continuano i servizi messi in campo dalla Compagnia Carabinieri di Isernia, finalizzati a garantire la “tranquillità” e la sicurezza della circolazione stradale della collettività nel finesettimana. Nel corso nell’ultimo week end sono state impiegate complessivamente 38 pattuglie tra il centro cittadino e le maggiori arterie stradali.

All’esito di tali attività i militari della Sezione Radiomobile del NOR hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria un giovane residente in un piccolo centro della provincia, sorpreso in questo centro cittadino, nelle prime ore di domenica mattina, alla guida dell’autovettura di proprietà di un familiare, con un tasso alcolemico ben quattro volte superiore al limite previsto dalla legge. Nell’occasione la patente è stata ritirata mentre l’autovettura affidata in custodia al proprietario.

I Carabinieri della Stazione di Forlì del Sannio hanno avanzato al Questore di Isernia una proposta di rimpatrio con foglio di via, nei confronti di una persona residente in un comune vesuviano, resasi responsabile in passato di numerosi reati di falso e contro il patrimonio, sorpresa nei giorni scorsi a girovagare a bordo della propria autovettura per le vie del piccolo centro senza alcun apparente motivo o giustificazione.

I militari della Stazione di Cantalupo nel Sannio, in due distinte attività hanno rispettivamente:

  • sanzionato amministrativamente, un giovane del posto sorpreso alla guida di un’auto, nonostante gli fosse stata ritirata e sospesa la patente, per guida in stato di ebrezza alcolica, comminandogli una sanzione ammnistrativa che va da un minimo di € 2.050 ad un massimo di € 8.202 e sottoponendo a fermo amministrativo l’autovettura, risultata di proprietà di un familiare;
  • sanzionato amministrativamente e segnalato ai competenti uffici dell’Azienda Sanitaria Regionale Molise sede di Isernia, un 60 enne residente in un piccolo comune della provincia, che trasportava all’interno della cella refrigerante di un autocarro, in condizioni di assoluta inadeguatezza, 60 conigli vivi di taglia gigante, provenienti da un’azienda agricola del beneventano e destinati ad un’azienda della zona.