Isernia, droga: smantellato un sodalizio criminale

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conferenza stampa in procura

ISERNIA – Il Comando Provinciale Carabinieri di Isernia nella trascorsa nottata ha dato esecuzione a sei misure di custodia cautelare – di cui cinque in carcere e una agli arresti domiciliari – richieste dal Procuratore della Repubblica di Isernia Carlo Fucci e dal Sostituto Alessandro Iannitti. I provvedimenti cautelari, sono stati emessi dal GIP di Isernia Dr.ssa Michela Sapio.

Con l’operazione in parola è stato smantellato un sodalizio criminale dedito allo spaccio di sostanze stupefacenti che costituiva una vera piaga per il Molise ed in particolare per la Provincia di Isernia .

Infatti i sei arrestati, tutti avente per cognome “Casamonica o Spada”, gestivano due fiorenti attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana nel centro storico di Isernia e in Venafro.

Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica C. Fucci, dirette dal Sostituto A. Iannitti, e condotte dai C.C, con attività investigative del Nucleo Investigativo Carabinieri di Isernia e del Nucleo Operativo e Radiomobile di Venafro, alle dipendenze del Comandante Provinciale Ten. Col. Gennaro Ventriglia, si sono sviluppate attraverso mesi di meticolosi appostamenti ed intercettazioni anche visive, che hanno consentito di accertare anche che tra gli assuntori vi erano diversi studenti minori di anni diciotto e che gli indagati, nell’effettuare l’attività di spaccio, spesso, portavano con loro i propri figli anche in tenera età, a qualsiasi ora del giorno e della notte, per evitare i controlli.

L’operazione in esecuzione delle ordinanze cautelari, condotta con l’ausilio di unità specializzate per la ricerca di stupefacenti del Nucleo Cinofili dell’Arma di Chieti, elicottero del Raggruppamento Carabinieri di Pratica di Mare e personale appartenete a tutto il Comando Provinciale, ha portato all’arresto di S. P. e la Consorte S. A. N, S. G. e la consorte C. E., S. E. e la convivente S. G.. C. E. risulta essere la figlia di F. C. (quest’ultimo elemento di spicco del “clan Casamonica” operante proprio nella Capitale, arrestato nel mese di luglio scorso a Roma per tentato omicidio, rapina ed estorsione).

Durante le indagini è emerso anche il potenziale intimidatorio del gruppo. Infatti uno degli assuntori, dopo aver reso dichiarazioni indizianti agli inquirenti, è stato malmenato e minacciato di morte, da alcuni degli indagati, all’interno di un esercizio commerciale del centro di Isernia, al fine di fargli ritrattare le dichiarazioni; l’uomo ha trovato il coraggio di denunciare subito l’accaduto agli inquirenti.

Mentre un secondo testimone assuntore, accompagnato fisicamente da P. S. presso Palazzo di Giustizia, veniva costretto a depositare presso la Procura di Isernia una denuncia contro i Carabinieri in cui affermava, falsamente, di essere stato obbligato dai militari a dichiarare di aver acquistato sostanze stupefacenti presso gli arrestati.