ISERNIA – Ultimo giorno di lavoro, ieri a Isernia, per il procuratore Paolo Albano, che termina la sua carriera nel capoluogo pentro dove ha raggiunto il traguardo della pensione. Già da qualche mese era affiancato dal suo successore, Carlo Fucci.
“Proficua e piena di soddisfazioni dal punto di vista professionale” ha definito la sua attività in otto anni e mezzo, a margine della cerimonia per i saluti istituzionali. “Quando venni qui la Procura aveva vissuto anni difficili. Il mio scopo principale era riportare serenità, equilibrio e soprattutto portare a termine il maggior numero di operazioni contro la criminalità, specie contro spaccio, usura, corruzione e reati ambientali”.
A tal proposito Albano ha ricordato l’inchiesta, ancora in corso, sull’inquinamento nella Piana di Venafro. “Abbiamo affidato la consulenza tecnica a una ditta è tra le più specializzate in materia, siamo in attesa dei risultati”. “Non mi pronuncio perché saranno i colleghi a occuparsi del prosieguo, però posso rassicurare i venafrani che è stato fatto tutto il possibile per l’accertamento della verità e, soprattutto, per accertare se nelle acque del territorio, nell’aria, esiste questo inquinamento ambientale”.
Tra le altre priorità, il procuratore ha ricordato la lotta allo spaccio. “E’ un fenomeno che va contrastato e sono sicuro che il collega Fucci porterà ancora avanti questa lotta allo spaccio di stupefacenti”.
Quanto al suo stato d’animo, Albano ha detto: “Da un lato c’è la soddisfazione per tutto quello che è stato fatto. Il mio ringraziamento va a tutti: ai magistrati, al personale amministrativo, alle forze dell’ordine, ai giornalisti che hanno sempre riportato fedelmente le nostre operazioni. Dall’altro lato c’è una vena di tristezza. Mia nonna era molisana, quindi nelle mie vene scorre sangue molisano e ciò mi lega profondamente alla Procura di Isernia”.