Successivamente, gli acquisti sono diventati molto più rilevanti sino ad arrivare ad un importo complessivo di oltre sessantamila euro. Impossessatisi con artifizi e raggiri della merce e dei macchinari ricevuti, la società acquirente gestita dai cinque isernini, è stata liquidata, al fine di non adempiere al pagamento e di impossessarsi così dell’ingiusto profitto. I Carabinieri oltre ad incastrare i cinque truffatori, sono riusciti anche a recuperare gran parte della merce e dei macchinari illecitamente ottenuti, che sono stati sottoposti a sequestro giudiziario, in attesa di essere restituiti ai legittimi proprietari.
Intanto, continuano i controlli su tutto il territorio della provincia “pentra” al fine di prevenire reati di criminalità predatoria, infatti numerosi posti di blocco sono stati istituiti lungo le arterie principali che attraversano in particolare il capoluogo, le zone del venafrano e i comuni limitrofi della provincia di Caserta, nel corso dei quali sono stati controllati un centinaio di veicoli in transito e identificati i rispettivi conducenti e passeggeri, nei casi sospetti si è proceduto ad una perquisizione per la ricerca di armi, droga e refurtiva, due le autovetture sottoposte a sequestro perché prive di copertura assicurativa.
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