ISERNIA – Ancora i Carabinieri in azione su tutto il territorio della provincia di Isernia al fine di contrastare reati di ogni genere. A Montaquila, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Venafro, hanno denunciato per lesioni personali un 22enne di origine pakistana, ospite di una struttura di prima accoglienza, il quale per futili motivi, ha aggredito un suo connazionale provocandogli con un coltello, lievi ferite giudicate guaribili con una prognosi di dieci giorni. L’arma è stata sottoposta a sequestro. Nella circostanza anche altri due pakistani, sono rimasti contusi in una colluttazione avuta subito dopo con il 22enne, che a sua volta ha riportato un trauma alla spalla sinistra.
A Venafro, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 25enne del posto riconosciuto quale autore di due furti in abitazione. I Carabinieri, che qualche giorno fa avevano ricevuto le denunce di alcuni furti in appartamento verificatisi nella zona, nel corso dei quali erano state asportate alcune somme di denaro, monili ed oggetti preziosi, hanno passato al setaccio tutti i negozi “compro oro” della provincia per accertare se i gioielli rubati fossero stati rivenduti, convinti di trovarsi di fronte ai soliti ladri seriali, verosimilmente provenienti da Regioni limitrofe, che colpiscono notte tempo anche nella provincia pentra. Invece l’esito delle indagini si è rilevato davvero sorprendente anche per gli stessi militari, infatti due furti, uno avvenuto presso la casa di una 34enne ed uno a casa di una 64enne, erano stati commessi dal 25enne, rispettivamente fratello e figlio delle due vittime.
Il giovane per simulare meglio il furto, come se ad agire fosse stata una banda specializzata, aveva forzato le finestre e la porta delle abitazioni, agendo in assenza dei familiari. Ora, il giovane dovrà rispondere del reato di furto aggravato continuato. Ancora a Venafro, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 28enne ed una 24enne, entrambi originari della provincia di Foggia, per truffa aggravata ai danni di un parroco. Fingendosi una coppia, in gravi difficoltà economiche e con una bambina piccola con problemi di salute, a mezzo telefono, con artifizi e raggiri si facevano accreditare somme di denaro su una poste pay a loro intestata.
Nella circostanza, veniva accertato inoltre che la coppia di truffatori smascherata dai Carabinieri isernini, in particolare il 28enne, avevano usato la stessa tecnica truffaldina almeno con un’altra decina di parroci in varie province del centro-nord. Infine ad Isernia, i militari del Nucleo Ispettorato del lavoro e dell’Arma territorialmente competente, hanno denunciato un 50enne, titolare di una impresa edile, per inosservanza alle norme previste per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e per sfruttamento del lavoro nero, avendo impiegato operai di fatto mai regolarmente assunti.