L’azione dell’Arma, in particolare nella prevenzione e nel contrasto ai reati di natura predatoria, ha infatti contribuito alla diminuzione dei reati in generale (1.510 il numero complessivo dei reati denunciati nei primi nove mesi del 2016, a fronte dei 1.927 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo del 22%), specialmente nell’area venafrana (nell’ultimo trimestre, 238 sono stati i reati denunciati nel territorio della Compagnia Carabinieri di Venafro, rispetto ai 308 dello stesso periodo dell’anno precedente, con un calo del 23%), com’è noto, una delle più sensibili della provincia.
In particolare, sul piano della prevenzione, sono state attuate nuove strategie di controllo del territorio, attraverso l’impiego di reparti speciali, come il Nucleo Cinofili, e l’organizzazione di incontri periodici, d’intesa con la Prefettura e la Diocesi di Isernia-Venafro, rivolti agli anziani e alle categorie a rischio per la prevenzione delle truffe e dei furti, nonché alle giovani generazioni per la diffusione della cultura della legalità e la prevenzione dei reati connessi all’uso degli stupefacenti.
Quanto all’azione di repressione, la stessa si è rivelata particolarmente efficace in materia di contrasto al traffico di stupefacenti, ai reati predatori – nel mese di agosto è stata arrestata, in flagranza di reato, una banda di malviventi di nazionalità bulgara, specializzata in furti – e al fenomeno del “caporalato”, con la denuncia, lo scorso settembre, di due ucraini che reclutavano e sfruttavano lavoratori a nero nella raccolta di prodotti agricoli. Quello della tutela del lavoro è proprio uno dei settori principali in cui si concentra l’azione dei militari dei reparti territoriali del Comando Provinciale e di quelli del Nucleo Ispettorato del Lavoro, con 91 persone denunciate all’Autorità Giudiziaria, dall’inizio del 2016, per violazioni alla normativa in materia di infortuni sul lavoro e per sfruttamento del lavoro nero, 100 aziende controllate, tra le quali numerosi cantieri edili, 8 provvedimenti di sequestro o di sospensione di attività imprenditoriali e circa 650mila euro di sanzioni applicate.
Nella circostanza, il Prefetto ha, dunque, manifestato un sentito ringraziamento per l’attività svolta e per i risultati ottenuti, che contribuiscono a far sì che la provincia di Isernia si confermi tra le più sicure del Paese e ad accrescere la fiducia del cittadino nelle Istituzioni.
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