Sotto sequestro anche armi e munizioni. Recuperata la refurtiva
ISERNIA – Nell’ambito di un’attività finalizzata al contrasto di reati contro il patrimonio e la persona, predisposta dai Carabinieri tra Isernia e comuni limitrofi, sei persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per reati che vanno dal furto alle minacce, dal porto abusivo di armi alla guida senza patente, dall’attività di commercio abusiva ad altri reati in genere. Sotto sequestro armi, munizioni, merce contraffatta e recuperata refurtiva. A Pescolanciano, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 35enne ed un 50enne del luogo, resisi responsabili di un furto all’interno di un fondo privato, dove i due avevano asportato prodotti agricoli per un valore complessivo di circa mille euro.
La refurtiva è stata recuperata e restituita al legittimo proprietario. Ad Isernia, i militari della locale Stazione, hanno denunciato un 60enne del luogo, il quale a seguito di una lite scaturita per motivi di confine con un suo vicino, proferiva nei suoi confronti gravi minacce di morte. Per motivi precauzionali gli stessi Carabinieri hanno proceduto al sequestro di due fucili calibro 12 con relative munizioni, che il 60enne deteneva legalmente. Sempre ad Isernia, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno denunciato un pregiudicato, 36enne del posto, di origine rom, il quale aveva occultato nella propria autovettura un’arma impropria, consistente in una mazza ferrata, che veniva sottoposta a sequestro.
L’uomo dovrà rispondere di porto abusivo di armi. Ancora ad Isernia, i militari del Nucleo operativo e Radiomobile, hanno denunciato un 29enne del posto, perché sorpreso alla guida di un’autovettura, nonostante non avesse mai conseguito la prescritta patente di guida, mettendo così in gravissimo pericolo la sicurezza stradale. Il veicolo è stato sottoposto a sequestro. Infine ad Agnone, i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile, hanno denunciato una pregiudicata, 30enne di origine rumena, in quanto sorpresa ad esercitare attività di commercio ambulante abusivo, in quanto metteva in vendita capi di abbigliamento di varia tipologia e di marchi diversi, nonché altra merce di dubbia provenienza, in assenza delle prescritte autorizzazioni. Tutto il materiale veniva sottoposto a sequestro.