ISERNIA – Il nucleo di polizia valutaria della Guardia di Finanza ha sequestrato 165 immobili in tutta Italia riconducibili a 25 soggetti gia’ tutti rinviati a giudizio per bancarotta e a vario titolo collegate al gruppo societario di un imprenditore, ex presidente di una società di calcio e proprietario di un polo alberghiero. Le indagini, secondo quanto sostiene la Gdf, hanno accertato che tre banche e una societa’ di factoring, con la complicita’ degli esponenti del Gruppo imprenditoriale, avrebbero sottratto illecitamente risorse destinate al pagamento dell’Iva per soddisfare crediti altrimenti difficilmente recuperabili.
Il meccanismo escogitato era basato sulla previsione che il Gruppo sull’orlo del fallimento avrebbe conferito l’attivo (consistente in immobili e beni) in un fondo immobiliare di una societa’ di gestione, per continuare a ricevere finanziamenti dalle banche, che in questo caso li avrebbero concessi in favore della nuova Sgr e non piu’ al Gruppo noto ormai come ‘cattivo debitore’. Ma l’Iva dovuta dalla Sgr, per oltre 31,6 milioni, invece di arrivare nelle casse dell’Erario, veniva dirottata verso le banche, perfettamente consapevoli dello stato in cui versava il gruppo, che cosi’ hanno ripianato le esposizioni debitorie del gruppo.
Alla luce di questo quadro investigativo, il Gup del tribunale di Roma ha emesso il sequestro conservativo dei beni rientranti nella disponibilita’ degli imputati, a vario titolo ritenuti responsabili del dissesto finanziario fino alla concorrenza del danno patrimoniale, pari a oltre 322 milioni, a fronte dell’ammontare del passivo fallimentare complessivamente quantificato in oltre 250 milioni. I sequestri di ville, appartamenti e locali commerciali sono scattati in varie province, tra cui quella di Isernia.