“Si tratta di una vera rivoluzione digitale – aggiunge – che apre le porte a una serie di potenziali benefici che potranno essere alla portata di tutti, a cominciare dallo Smart Working. Aggiungiamo anche il South Working, cioè la possibilità di delocalizzare quelle aziende che non abbiano una stretta necessità di essere allocate nei grandi siti industriali e altro ancora. Con il servizio di connettività a banda ultra larga facciamo, quindi, un primo passo concreto per uscire dall’isolamento e cominciamo a guardare al futuro con maggiore ottimismo. Insomma, una piccola grande rivoluzione, che avevamo immaginato già qualche tempo fa”.
Paglione conclude ricordando “quando venti anni fa, nella giunta regionale guidata da Giovanni Di Stasi, scrivevamo le prime idee per affrontare il tema del digital divide delle aree interne e del nostro Molise. Ora possiamo dire che molti comuni cominciano a vedere la luce in fondo al tunnel. Ovviamente non si tratta di un punto di arrivo: servono ancora di più le altre infrastrutture, come le strade e tutto ciò che è utile per migliorare la mobilità dei cittadini”.
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