Le “quote rosa” della rassegna saranno 64 del settore food ed esporranno i loro prodotti nella sola giornata di venerdì 1° luglio, mentre 10 saranno le artiste e le designer di gioielli in mostra all’Aurum venerdì 1 e sabato 2 luglio. Una seconda tranche di aziende food, con altrettante 51 aziende a conduzione mista sarà in esposizione nella giornata di sabato 2 luglio. La moda sarà la protagonista della serata di venerdì 1 luglio, con una sfilata-performance del brand eco-sostenibile Vusciché a cura del Gruppo Hoba, che interpreterà le creazioni della stilista Diana Eugeni, proprietaria del brand di Roseto degli Abruzzi. La sfilata sarà parte integrante della serata di gala nella corte interna dell’Aurum, condotta da Tiziana Panella, giornalista e noto volto televisivo di La7, da anni alla guida della trasmissione di approfondimento politico e di attualità “Tagadà”.
Durante il gala saranno premiate 7 donne del Sud, tra le quali Pina Amarelli, imprenditrice calabrese Cavaliere del Lavoro, la tenace Lady Liquirizia famosa nel mondo; Licia Giaquinto, la scrittrice campana che si batte per contrastare il degrado e lo stato di abbandono in cui versa il borgo storico di Aterrana, in provincia di Avellino; Angela Procida, campana, campionessa italiana di nuoto paraolimpico il cui motto è “Se puoi sognarlo, puoi farlo”; Antonella Salvatore, molisana, giornalista dell’Ansa e autrice del libro “L’Africa nel cuore”. Saranno, inoltre, premiate, una imprenditrice del settore Agroalimentare votata dai buyer stranieri e una dell’area Phenomena Design designata dalle 64 signore del food.
‘Phenomena’ è l’unica rassegna che mette concretamente la donna al centro dell’attenzione mediatica e del business, assieme al rilancio dell’imprenditoria femminile del Mezzogiorno, presente e sempre più importante nel sistema produttivo italiano. I dati lo dimostrano. Se, infatti la media nazionale delle imprese gestite da donne è del 22%, nelle regioni del Sud la percentuale balza al 27,4% in Molise, al 26,4% in Basilicata, al 25% in Abruzzo, al 24,4% in Sicilia, superando di gran lunga i numeri di Regioni come la Lombardia (18,9%), il Veneto (18,9%), il Trentino Alto Adige (18,1%). Perché le donne del Sud sono tenaci, ma anche lungimiranti: per non lasciare la loro terra, non potendo confidare in un tessuto imprenditoriale, scarso se non inesistente, si rimboccano le maniche e fanno impresa da sole. Con successo.
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