Giardina rientra nel gruppo ma non andrà a referto. Sull’altro fronte focus su Ballardini. Le direttive di Sabatelli: «I nostri ritmi saranno il faro per indicarci la via da seguire»
CAMPOBASSO – Da un lato, la possibilità di poter dar credito all’antico, ma quanto mai gradito in questo caso, adagio popolare del ‘non c’è due senza tre’. Dall’altro, invece, le difficoltà che una sfida come quella contro Faenza riserverà al cammino delle magnolie, determinate a fare affidamento alle proprie qualità ed al supporto del pubblico amico del PalaVazzieri per disinnescare le insidie provenienti dal quintetto romagnolo. Nel mezzo la sintesi di una sfida che si annuncia vibrante sin dalla vigilia.
CARTINA AL TORNASOLE – In casa La Molisana Magnolia Campobasso la proiezione sul confronto della terza giornata di campionato con le faentine porta con sé un insieme di sensazioni molto chiare sia ai sostenitori rossoblù che al tecnico dei #fioridacciaio Mimmo Sabatelli.
«Speriamo – esordisce restando nel tema dei detti popolari – di rispettare gli insegnamenti proverbiali. Al di là di questo, siamo di fronte ad una partita difficile, come del resto un po’ tutte le altre di questo torneo. Non sta certo a me elencare le qualità del Faenza. Però, con certezza posso dire che le romagnole saranno uno di quei team che lotteranno sino alla fine per puntare alla promozione. Con certezza, questo match ci darà ulteriori indicazioni su quello che è il lavoro che stiamo facendo».
AVVICINAMENTO TURBOLENTO – Per le rossoblù, peraltro, la settimana di preparazione alla sfida con le faentine è trascorsa come sul percorso di un ottovolante.
«Abbiamo dovuto fare i conti con qualche problema fisico all’interno del nostro roster – riconosce ancora Sabatelli – cercando di districarci al meglio nel lavoro di avvicinamento, ma alla fine dovrebbe essere tutto nella norma e dovremmo avere l’intero gruppo a disposizione».
GIARDINA ATTIVA – Dalla seduta del giovedì, peraltro, ha ripreso a lavorare a pieno regime col gruppo l’esterna statunitense Camille Giardina. La guardia di origini sammartinesi, però, osserverà anche questa gara dalla tribuna, come avvenuto nel match d’esordio con il San Giovanni Valdarno.
«Nel suo caso – spiega Sabatelli – occorrerà comunque attendere ancora un po’. Stiamo lavorando per recuperarla appieno a livello fisico, inserendola poi gradatamente nei meccanismi del gruppo così da farla scendere sul parquet quando sarà nelle migliori condizioni».
SCOGLIO BALLARDINI – Sull’altro fronte, il Faenza sinora ha messo assieme un successo ed una sconfitta. Il referto rosa è arrivato sabato scorso nel confronto interno (disputato però a Castel Bolognese) contro Ariano Irpino, quello giallo, invece, all’esordio ad Umbertide, al termine di una gara dalle mille emozioni al pari di quella delle rossoblù contro San Giovanni Valdarno.
Il quintetto romagnolo, affidato ad un tecnico d’esperienza come Paolo Rossi, ha nell’ala Simona Ballardini, una delle icone del basket rosa nazionale, un assoluto punto di riferimento. Il gruppo confermato nella sua quasi totale interezza rispetto alla scorsa stagione (hanno salutato unicamente Policari e la pivot lituana Preskienyte) ha inserito, dall’Empoli di A1, il play-guardia Elisa Chiabotto e l’esterna Greta Brunelli (mvp del girone Sud di A2 nella stagione 2017/18 e protagonista della cavalcata del team empolese sino alla massima serie), che vanno ad integrare un organico che ha ulteriori punte d’eccellenza nella play Licia Schwienbacher e nelle lunghe Lucia Morsiani e Serena Soglia che in questa stagione, con l’altra millennial Beatrice Baldi, si suddividerà le responsabilità nello spot di centro.
«Loro – discetta Sabatelli – possono contare su più di una soluzione a livello offensivo. Da parte nostra, pertanto, sarà necessario alzare l’intensità difensiva, nella consapevolezza che questa sarà una gara che potrà decidersi nei minuti finali».
A dar manforte a questa convinzione del coach dei #fioridacciaio anche il precedente interno della scorsa stagione, quando le molisane si imposero dopo un tempo supplementare con le romagnole capaci di risalire la china da un gap di 21 lunghezze (65-44) nel corso del terzo quarto, arrivando a conquistarsi l’overtime.
«Ulteriore segnale, semmai ce ne fosse bisogno, dell’ampio valore di questo tipo di formazione», precisa Sabatelli.
RITMI PRIORITARI – Proprio per questo, il piano partita elaborato dallo staff tecnico rossoblù non si discosta di molto da quelli che saranno i comandamenti per il gruppo in questa stagione.
«I nostri ritmi – chiosa il trainer rossoblù – saranno alla base del gioco che costruiremo. In difesa, in quella che sarà una partita intensa, dovremo limitare le loro bocche da fuoco, cercando di non far emergere il loro potenziale. In attacco, invece, dovremo mantenere l’attuale bilanciamento delle soluzioni tra perimetro ed area (i numeri incoronano le campobassane come miglior attacco del torneo con quasi ottanta punti di media a partita, ndr), puntando a prendere sempre tiri aperti, così da poter avere costantemente opportunità ad alta percentuale».
Photocredit: Maurizio Silla