I lavori della mattinata sono stati aperti dal Delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa Molise, Michele Porfido, che ha esortato i ragazzi ad approfittare di queste occasioni formative che costituiscono anche “utilissimo momento di confronto e crescita professionale di ciascuno”.
Successivamente i giovani imprenditori hanno svolto un questionario, introdotto da Selene Lofoco, dello staff nazionale Giovani Impresa, seguendo la Q Methodology, una tecnica volta conoscere le loro opinioni sull’attuale Politica Agricola Comunitaria.
Nella seconda fase del workshop i ragazzi hanno sviluppato, attraverso dei lavori di gruppo introdotti dall’agronomo Mario Stasi, presente all’evento in veste di “facilitatore”, dei progetti con proposte miranti ad una PAC più efficace e mirata alle esigenze dei giovani e dei territori. Si è trattato di un lavoro stimolante, molto apprezzato, che ha consentito loro di confrontarsi e lavorare insieme.
Dalla restituzione dei lavori dei vari gruppi è emerso che la PAC dovrebbe investire in infrastrutture, formazione e servizi, favorendo al contempo l’accesso ai mercati da parte dei giovani agricoltori. Questi ritengono inoltre fondamentale investire in pratiche innovative che possano diversificare e valorizzare le eccellenze del territorio, nell’ottica di una sempre più diffusa multifunzionalità aziendale.
Tuttavia, fondamentale è risultato anche garantire un reddito equo agli agricoltori, che non scenda mai sotto i costi di produzione, ed il rispetto della tempistica tra l’accettazione delle domande e l’erogazione dei contributi ammessi a finanziamento. Ultima nota dolente l’aumento incontrollato della fauna selvatica che, se non verrà risolto al più presto, costringerà alla chiusura centinaia di aziende scoraggiano i giovani che intendono lavorare in agricoltura.
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