Una sorta di esperimento pilota che a quanto pare è piaciuto e che sarà sicuramente ripetuto nei prossimi anni quando il cinema drive-in all’aperto dovrà ampliare il ventaglio di offerte dell’estate termolese. Soddisfatto l’assessore alla Cultura Michele Barile che per primo ha creduto in questa opportunità. Ringraziamenti vanno anche alla MR Solution che la quale è stata stabilita la programmazione dei film iniziata sabato 2 agosto con “Ploi” e proseguita nelle settimane successive con “Vita di Pi” e “Grand Budapest Hotel”.
Le auto hanno occupato una intera area di Piazza Papa dove è stato allestito un grande schermo. Il tutto rispettando distanziamenti e prescrizioni imposte per questo periodo. Tutti i presenti sono stati dotati di cuffie per l’audio in modo da non creare nessun disagio ai quartieri della zona. Si ricorda che anche per l’ultimo appuntamento di domani con il film “La pazza gioia” l’ingresso delle auto sul piazzale è consentito dalle ore 20,15 mentre la programmazione avrà inizio alle ore 21. Anche in questo caso l’ingresso è gratuito.
“Siamo soddisfatti – ha concluso l’assessore Barile – per la rispondenza che abbiamo avuto con il cinema drive-in. In questo periodo è stata una scelta quasi imposta per cercare di offrire un qualcosa di nuovo a turisti e residenti in base a quelle che erano le possibilità del momento. Visti i riscontri, con molta probabilità, riproporremo il cinema drive-in anche nei prossimi anni”.
La Pazza Gioia, il film di Paolo Virzì, ha inizio a a Villa Biondi, un centro di recupero per donne affette da problemi mentali. Due delle pezienti, Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) e Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) fanno amicizia e decidono di fuggire insieme dal centro per darsi, appunto, alla pazza gioia: prima a bordo di un bus, poi rubando un’auto e infine a piedi, inizia così un road movie alla Thelma & Louise tra le colline e il mare della Toscana. Le personalità delle due donne sono agli antipodi: Beatrice è ricca, narcisista, mitomane e presuntuosa; Donatella, fragile e introversa, è stata costretta a lasciare suo figlio in affido e cerca disperatamente l’amore di suo padre. Attraverso le varie tappe del loro sgangherato viaggio, le due riscoprono il mondo, cercando di accettare sé stesse e gli altri, nonostante le varie delusioni. Un film sulla follia, l’internamento, e sulle contraddizioni di una società incapace di comprendere gli infelici. Tra risate e lacrime, la grande sensibilità di Virzì e le notevoli interpretazioni delle due attrici contribuiscono a creare il ritratto di una femminilità per nulla convenzionale, sincera e profonda (tratto da Comingsoon).
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