Sabato 14 agosto in scena il dialetto di Atri per il quarto appuntamento della rassegna del Festival “La ‘Ndoccia” che vedrà una compagnia teramana in scena.
AGNONE – Continua a registrare il tutto esaurito il teatro dialettale. La scalinata di Sant’Antonio, eccezionale platea nel cuore del centro storico del paese, ha sempre meno posti a sedere disponibili.
Sabato 14 agosto, a partire dalle 21.00 la Contrada Capammonde e Capaballe presenterà la compagnia Teatrale Atriana (di Atri, Teramo) che porterà in scena una divertente commedia ambientata negli anni ‘80 dove, tra le mura di case e negozi, che affacciano su una piazza, una trama intricata regala al pubblico attimi di autentico divertimento.
L’opera, scritta e diretta da Giancarlo Verdecchia, è uno spettacolo che affronta il tema dell’amore, dei rancori mai superati e della speranza, attraverso i tre protagonisti principali, il barista Biagio, il fruttivendolo Pietro e la vedova Lucia, e i numerosi personaggi secondari che si avvicendano sul palco.
“Ci riempie di gioia sapere che questo esperimento stia portando frutti, allietando le serate degli agnonesi e non” hanno fatto sapere dall’Amministrazione Comunale che ha ideato e organizzato l’intero festival. “Ripartire dal dialetto significa permetterci di conoscere altre lingue, di entrare in contatto con i più variegati retaggi culturali, senza però dimenticare l’ironia e il piacere della risata. Siamo quasi al culmine, ma non possiamo non dirci soddisfatti per questo primo passo che abbiamo compiuto” hanno concluso dal Palazzo di Via Verdi.
Dall’organizzazione ricordano che lo spettacolo è a ingresso libero, previa prenotazione, con sipario alle ore 21.00. Tutti i partecipanti dovranno munirsi di Green Pass per avere diritto alla visione della rappresentazione. L’accesso alla platea è consentito solo ed esclusivamente da Piazza Cremonese ovvero nei pressi del Campanile di Sant’Antonio. In basso, invece, da Largo Sabelli, verrà consentito di accedere solo alle persone in condizione di disabilità.