CASTELPETROSO (IS) – Martedì scorso, nella Basilica dell’Addolorata di Castelpetroso, gli agenti della Questura di Isernia hanno incontrato i ragazzi che frequentano il Campo Scuola “Anch’io sono la Protezione Civile”, organizzato dal Corpo Italiano di Soccorso Ordine di Malta-CISOM in adesione al progetto del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Il campo, che si svolge dal 28 agosto al 3 settembre, rientra nel progetto di “Formazione ed Educazione alla Cultura di Protezione Civile” che ha come scopo la realizzazione di attività di promozione della cultura della protezione civile come esercizio del “vivere civico”, rivolgendosi agli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo e di secondo grado.
Gli agenti, nell’ottica di quell’esserci sempre di cui la Polizia di Stato ha fatto il suo motto, hanno illustrato le procedure di primo intervento che le pattuglie eseguono durante le operazioni di soccorso, per stimolare nei ragazzi la sensibilità circa il valore civico di una cittadinanza attiva e partecipe. Particolarmente coinvolgente è stato il momento in cui gli operatori hanno mostrato le dotazioni delle auto della Polizia. Un breve giro sulla “volante” a sirene spiegate e un paio di battute con la sala operativa, di cui è stato illustrato il ruolo fondamentale nella catena dei soccorsi.
E’ stato poi posto l’accento su un aspetto sostanziale: la fiducia e il sostegno reciproco nel lavoro di squadra. Lo stesso lavoro di squadra che anima anche il rapporto di una pattuglia d’eccezione: il cane poliziotto e il suo conduttore. Tra loro si instaura un rapporto di simbiosi che rende unico ogni intervento. E’ così che si sono presentati Trilly, un labrador di cinque anni, e il suo conduttore Gianluca, della Squadra Cinofili dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Napoli. Trilly è specializzata in interventi antiesplosivo e proprio la delicatezza e la pericolosità di questo lavoro richiede un’intesa perfetta tra i due operatori.
La simpatica poliziotta a quattro zampe ha dato dimostrazione della propria bravura individuando dell’esplosivo nascosto all’interno della sala, e catalizzando tutta l’attenzione dei giovani frequentatori del campo, che non hanno risparmiato domande e curiosità, mostrandosi particolarmente interessati e ripagando Trilly con coccole e carezze. In un batter d’occhio è arrivato il momento di salutarsi, non senza aver scattato una foto insieme a Trilly per ricordare questo incontro che sicuramente ha stimolato nei giovani presenti il senso di responsabilità che tutti dobbiamo avere nei confronti della comunità in cui viviamo.