“Spirituals” ha portato in scena un tema sempre attuale, quello dell’immigrazione, attraverso i racconti – e la musica nata da quegli eventi – sulle sopraffazioni subite dagli africani durante le deportazioni in America. L’Heritage Chamber Duo, questo il nome scelto dai due artisti, ha riscosso molto interesse sia per il tema trattato sia per il forte impatto dei melologhi sugli ascoltatori.
Il programma del concerto ha conquistato il pubblico fin dai primi istanti. Angela Williams, con la sua voce calda e potente, ha trasmesso una profondità emotiva straordinaria, esplorando con il suo canto la ricca tessitura del repertorio spiritual con una profondità che ha toccato il cuore di tutti i presenti. Pezzi come Amazing Grace, Just a closer walk, Scarborough fair, He touched me di Gaither, Halleluja di Cohen, Summertime di Gershwin, tutti brani immortali della musica afroamericana, sono stati raccontati e spiegati dalla Williams in modo da comprenderne a pieno il senso di spiritualità. Al suo fianco, Silvio Feliciani si è rivelato un pianista incredibilmente versatile e sensibile. Il suo accompagnamento, preciso e fluido, ha valorizzato ogni brano con sfumature raffinate, alternando passaggi di grande dinamismo a momenti di intima contemplazione. La sua padronanza del pianoforte ha fatto da perfetto contrappunto alla voce della Williams, creando un dialogo musicale ricco di emozioni.
E, alla fine di questo viaggio, il pubblico ha ringraziato con applausi calorosi, riconoscendo il grande talento dell’Heritage Chamber Duo, in una serata che ha toccato corde profonde dell’anima.
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