La fama del casertano Peppe Servillo è legata innanzitutto al suo ruolo di frontman degli Avion Travel. Debutta come cantante nell’autunno del 1980 con il gruppo, e dopo i primi anni di apprendistato, in club e locali della Campania, partecipa con gli Avion alle prime rassegne del nuovo rock italiano pubblicando le prime compilation, a metà degli anni ‘80 le prime vetrine all’estero (Tendencias Barcellona) ed una lunga tournée nell’allora URSS, e molti spettacoli lungo la penisola a seguito della vittoria nella prima edizione nel Sanremo rock 1987. Nel 1990, in occasione della realizzazione della colonna sonora di In una notte di chiaro di luna (regia di Lina Wertmuller), l’incontro con Lilli Greco, già produttore di Conte e De Gregori, maestro e guida degli Avion nei seguenti dischi, incontro determinante ai fini della crescita artistica e professionale del gruppo. Teatrante e attore impegnato, Peppe Servillo è un artista completo che sorprende di volta in volta per la capacità di adattarsi alle forme d’espressione più varie. Eclettico e versatile, comico e drammatico, è uno dei volti più interessanti della cultura italiana.
Javier Girotto, argentino (Cordoba), deve la propria fortuna in Italia al successo del suo gruppo Aires Tango, oltre che alle collaborazioni con i principali jazzisti di casa nostra: Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Bebo Ferra, Antonello Salis. La sua prima formazione romana è “Tercer Mundo”, insieme ad Horacio “El Negro” Hernandez, seguito a ruota dai “Six Sax”. In questo stesso periodo nasce il gruppo per il quale i sax soprano e baritono di Girotto sono maggiormente conosciuti, Aires Tango, con Alessandro Gwis al pianoforte, Marco Siniscalco al basso e Michele Rabbia alla batteria e percussioni, in un connubio delle ragioni del tango con quelle del jazz. Con Aires Tango incide ben 10 dischi e nel 2009 festeggiano 15 anni di vita con il loro disco “10/15”, gemme di un percorso in cui Girotto è stato accompagnato sempre dal plauso incondizionato del pubblico, che lo ha incoraggiato ad “aprire” il progetto alla voce di Peppe Servillo e all’orchestra sinfonica.
Natalio Mangalavite è stato una solida spalla per Paolo Fresu e Horacio “El Negro” Hernandez, oltre ad aver suonato e arrangiato per Ornella Vanoni per più di 20 anni. Pianista, percussionista, cantante, arrangiatore e compositore, nasce a Cordoba (Argentina), figlio d’arte (entrambi genitori pianisti), studia canto e musica (Escuela de ninos cantores de Cordoba), piano classico al Conservatorio Provincial della sua città; piano, composizione e arrangiamenti jazz con il prof. Luis Vecchio nella Escuela Canaria de Jazz (Las Palmas de Gran Canaria). Lascia la sua terra nell’82, alla ricerca di nuovi orizzonti di vita e sonori. A Rio de Janeiro fa la prima sosta, capisce che la sua latinità può sostenerlo anche fuori dal Sudamerica e decide di arrivare in Europa. Vivrà a Madrid e a Las Palmas, dove studia e lavora con i musicisti locali nella Compagnia Canaria de Teatro, facendo una breve sosta anche nel Senegal dove studia percussioni afro. Le sue radici siciliane lo spingono a visitare l’Italia, Paese che non lascerà fino ad oggi. Lavora e vive dall’85 a Roma. Ha fatto televisione e suonato nelle orchestre.
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