Come molti già sanno, entrambi hanno prestato, per quasi tre decenni, la loro opera sociale e religiosa in Ciad (Africa centrale) in condizioni difficilissime nella zona semidesertica ed isolata di Bébédjià, a circa 600 km a sud della capitale N’Djamena, dove hanno costruito un piccolo ospedale, una scuola, vari laboratori e quanto altro al servizio della popolazione locale che è prevalentemente di religione musulmana. Hanno aiutato, in particolare, giovani spastici, portandoli in Italia per essere curati.
Tornati ad Agnone nel 1990, hanno fondato la C.A.S.A. (Cooperazione Attività Sociali Assistenziali) per continuare a sostenere attività benefiche in ogni parte del mondo, specialmente per il loro centro missionario in Ciad, gestito dalla locale Diocesi. Intanto, un altro appello è rinnovato alle amministrazioni comunali di Sant’Elia a Pianisi (CB) e di Agnone (IS) affinché valutino la possibilità di intitolare ai due santi missionari una qualche significativa toponomastica, che funga pure da memoria e da testimonianza per le presenti e le future generazioni.
Nella foto: padre Celestino Ciricillo
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy