LARINO – E’ stato salvato dai Carabinieri l’uomo che aveva minacciato di suicidarsi davanti l’ingresso della procura di Larino. E’ quanto accaduto nella località frentana ad un sessantenne molisano, esasperato per presunte vicende personali, che lo avrebbe portato a chiedere giustizia in modo eclatante direttamente presso la sede istituzionale del palazzo di Giustizia.
L’uomo, nel pieno centro abitato, si è presentato all’ingresso del palazzo di giustizia armato di un coltello da cucina con una lama di una decina di centimetri. Una volta sulla soglia dello stabile, ha iniziato ad urlare frasi sconnesse. Subito sono accorse le forze di polizia presenti presso le sezioni di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica locale che si sono prodigati nella mediazione, attirando l’attenzione della persona, ascoltando le sue ragioni ed invitandolo ad evitare gesti pregiudizievoli per la propria e l’altrui persona.
Poi le immediate le segnalazioni al 112 da parte del personale di vigilanza interno al palazzo e il repentino arrivo di una pattuglia della Compagnia dei carabinieri di Larino con i militari i quali, una volta giunti sul posto, hanno cercato di stabilire inizialmente un ponte comunicativo col soggetto, cercando di calmarlo. Tecnica, prontezza e coraggio. Con queste doti l’uomo è stato disarmato e braccato dai due militari i quali, anche con il successivo aiuto di alcuni presenti, hanno tolto di mano il coltello al soggetto e lo hanno accompagnato presso la locale Compagnia dei carabinieri.
Determinante l’intervento dei due militari i quali hanno messo in atto una serie di accorgimenti e tecniche, frutto di una formazione militare e di un’esperienza di alto livello. I Nuclei Radiomobili, lo ricordiamo, assicurano infatti il controllo del territorio nelle 24 ore e la loro vigilanza ininterrotta e la loro prontezza operativa caratterizzano il loro impiego nelle nostre città.
I Nuclei Radiomobile costituiscono uno strumento di pronto intervento a tutela della sicurezza dei cittadini e sono dotati di autovetture veloci o motociclette, coordinate sul territorio dalle Centrali Operative che, attraverso il “112”, numero unico di emergenza europea che fornisce risposta alle richieste di soccorso. I militari dei Nuclei Radiomobili sono altamente addestrati e specializzati e sono formati per intervenire nelle situazioni più disparate. L’avventura del sessantenne si è poi conclusa con un deferimento alla competente autorità giudiziaria e senza alcun tipo di lesioni per nessuno, anche grazie a chi, con professionalità e coraggio, ogni giorno, custodisce la sicurezza del nostro territorio.
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