“Non servono nuovi meccanismi – afferma il Segretario della CISL Poste Antonio D’Alessandro – serve solamente personale, ridotto ormai al lumicino, gli Uffici sono tutti sguarniti di lavoratori e i Responsabili non rispondono nemmeno al telefono.
A complicare le cose è arrivata la decisione di assegnare il servizio della consegna delle raccomandate. Un servizio che prima era di competenza di un apposito Ufficio. Una decisione che ha fatto crescere il malumore dell’utenza, esasperata dai lunghi tempi di attesa.
Più di una volta abbiamo segnalato i disagi a una dirigenza distratta da altro – afferma Antonio D’Alessandro – i cittadini sono costretti a subire, affrontando delle lunghe code per ritirare una raccomandata. Qualcuno, infatti, ci ha messo fino a un’ora e quarantacinque minuti per effettuare una semplice operazione.
Il dito va puntato solo ed esclusivamente sulla carenza di personale, un numero considerato inadeguato per le esigenze della clientela, specialmente in alcuni giorni della settimana, nello stesso tempo, il sindacato ribadisce la necessita di organizzare meglio il lavoro, non serve la programmazione della chiusura estiva di alcuni Uffici Postali, la clientela va servita.
I cittadini lo devono sapere – continua Antonio D’Alessandro – che lo scadimento del servizio va di pari passo con il peggioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti delle Poste.
L’orario di lavoro sta diventato un optional, rispetto a pretese di una prestazione di lavoro progettata a tavolino ma impraticabile nella realtà”.
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