L’obiettivo della legge Gadda è ridurre gli sprechi trasformandoli in opportunità per aiutare le persone in stato di bisogno, limitare l’impatto ambientale dovuto a procedure di smaltimento rifiuti, agire sulla filiera agro-alimentare del Paese per impedire di gettare prodotti ancora buoni e favorire la ricerca di nuove soluzioni in merito a questi temi. Un vero e proprio esempio di economia circolare in cui vincono tutti: aziende, individui e ambiente.
Fragilità, povertà e altre forme di disagio spesso impediscono l’accesso ai beni primari come alimenti e farmaci, e le diseguaglianze che contraddistinguono la nostra società sono spesso legate all’accessibilità ai beni e servizi. Gli amministratori di Campobasso, Isernia, Montagano, Guardialfiera, Riccia, Fossalto, Pietracatella, San Giovanni in Galdo e San Biase hanno firmato ieri mattina il protocollo, una dichiarazione d’intenti per il momento, un primo passo verso l’attivazione di una rete di solidarietà grazie alla legge 166/2016.
Compito delle amministrazioni locali che aderiranno al progetto è avviare le procedure per fissare, come la legge consente, uno sconto fiscale a favore di chi dona nella propria comunità; sensibilizzare le imprese operanti nel proprio territorio di competenza a donare le eccedenze o quanto è possibile; e attivare interventi educativi rivolti ai propri cittadini riguardanti la corretta alimentazione e tutte le buone pratiche in questo campo. Inoltre, sarà possibile candidare il proprio comune ad usufruire del fondo appositamente istituito dalla legge Gadda.
– Gli operatori del settore alimentare possono donare gratuitamente le loro eccedenze a persone in difficoltà.
– Gli alimenti che non sono più idonei al consumo umano possono essere donati per nutrire animali o per creare materiale di compostaggio.
– Il pane invenduto e altri prodotti da forno e derivati dalla lavorazione di farine possono essere donati entro le 24 ore successive alla loro produzione.
– I soggetti donatori devono seguire determinate procedure di controllo e rispettare i requisiti igienico-sanitari, essendo responsabili fino all’avvenuta donazione.
– La normativa si applica anche ai prodotti alimentari e beni confiscati, se idonei al consumo umano e animale.
– Possono essere ceduti anche prodotti farmaceutici, indumenti e accessori.
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Molise News 24 supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Pubblicità - Contatti - Privacy Policy - Cookie Policy