Il 10 e 11 aprile focus speciale sulla fotografia con la fotografa palermitana e il ritrattista toscano
CAMPOBASSO – La parola che arde e la fotografia come atto di denuncia, come testimonianza delle difficoltà, delle ingiustizie ma anche della bellezza del mondo. Per la quinta Edizione di Poietika accanto a filosofi, narratori, poeti e attivisti, la fotografia ricopre uno spazio speciale, con la partecipazione di due personalità straordinarie, note e apprezzate a livello internazionale, come Letizia Battaglia e Pino Bertelli, che si aggiungono a Steve McCurry, protagonista di spicco dell’edizione 2018 della rassegna e autore della mostra ICONS (aperta sino al 28 aprile a Campobasso al Palazzo Gil). La loro presenza mercoledì 10 e giovedì 11 aprile è un risultato straordinario per Poietika, la manifestazione tenacemente voluta dalla Regione Molise e dalla Fondazione Molise Cultura, con la direzione artistica di Valentino Campo, ideazione e progettazione dell’associazione Tèkne.
Mercoledì 10 aprile, dopo l’inaugurazione con Salvatore Natoli e il primo ospite straniero Vandana Shiva, Poietika si tuffa nella fotografia con Letizia Battaglia. La fotografa palermitana dialogherà domani sera dalle 18,30 sul palco del Teatro Savoia di Campobasso con Gianna Piano sul tema “la parola che arde”, sulla fotografia come atto di denuncia contro le ingiustizie. Nel 2017 il New York Times l’ha inserita nell’elenco delle undici donne dell’anno: Letizia Battaglia è una delle figure più importanti della fotografia contemporanea, non solo per i suoi scatti saldamente presenti nell’immaginario collettivo, ma anche per il valore civile ed etico da lei attribuito al fare fotografia. Il suo è un album ininterrotto che passa dalle proteste di piazza a Milano negli anni Settanta al volto di Pier Paolo Pasolini, dai tanti morti per mafia alla inconsapevole eleganza delle bambine del quartiere della Cala a Palermo; e poi le processioni religiose, lo scempio delle coste siciliane, i volti di Piersanti Mattarella, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Il suo vivido bianco e nero racconta la miseria e lo splendore di Palermo, i morti di mafia ma anche le tradizioni, l’infanzia, il mondo femminile, la vita quotidiana e i volti del potere. Letizia Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere nel 1985, ex aequo con l’americana Donna Ferrato, il Premio Eugene Smith, a New York, riconoscimento internazionale istituito per ricordare il fotografo di Life. Ha messo il suo talento e la sua passione al servizio di cause diverse, dalla questione femminile, ai problemi ambientali, ai diritti dei carcerati, in veste di fotografa, regista, editrice e ambientalista.
Giovedì 11 aprile è la volta di Pino Bertelli, con un incontro sulla fotografia sociale al Palazzo GIL di Campobasso. Bertelli partecipa a Poietika come “narratore fotografico” della rassegna infatti fino al 16 aprile ne seguirà lo svolgimento con “Poietika messa a fuoco da Pino Bertelli”. E’ nato nel 1943 nella città-fabbrica di Piombino, a quindici anni Pier Paolo Pasolini, maestro e amico, gli regala la prima macchina fotografica: Bertelli è da sempre attento alle tematiche della diversità, dell’emarginazione, dell’accoglienza, della migrazione, della libertà, dell’amore dell’uomo per l’uomo come utopia possibile. È uno dei punti centrali della critica radicale situazionista italiana. I suoi fotoritratti si trovano in gallerie internazionali, musei, accademie e collezioni private: basta pensare alla sua opera Contro tutte le guerre, esposta nel 2011 alla Mostra d’Arte Biennale di Venezia e adesso nella Galleria degli Uffizi di Firenze.
Nel 1997 i suoi ritratti pasoliniani di fotografia di strada sono esposti (unico fotografo) nella mostra Le figure delle passioni con 16 maestri d’arte a Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno. Fa orgogliosamente parte di Reporters Sans Frontières. Nel corso della sua carriera ha fotografato personalità come Fernanda Pivano, Don Gallo, Roger Waters, Noam Chomsky, Mimmo Lucano e tanti altri. Da decenni Bertelli è oggetto di attenzione internazionale per il valore sociale della sua fotografia: i suoi libri sono tradotti in varie lingue e nel 1995 l’International Writers Association (Stati Uniti) l’ha riconosciuto scrittore dell’anno per la “non-fiction”. L’Archivio Internazionale di Fotografia Sociale di Pino Bertelli è curato dalla documentalista Paola Grillo.
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- BOTTEGHINO DEL TEATRO SAVOIA DALL’8 AL 16 APRILE PRIMA DEGLI EVENTI IN PROGRAMMA
- PALAZZO GIL – Via Milano, 15 – Campobasso
Lunedì e Mercoledì dalle 15.00 alle 18.00. Venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Tel. 0874 437386