CAMPOBASSO – Si conclude il 16 Giugno nella Città di Campobasso la I^ Edizione del Progetto Nazionale “Move Run Walk Against Bullying”, con il Convegno Nazionale: “Lo Sport contro il bullismo ed il cyberbullismo” presso la Biblioteca del Consiglio Regionale del Molise – Palazzo d’ Aimmo, promosso dall’ Osservatorio sul Bullismo e il Disagio giovanile del CREG – Università degli Studi di Roma Tor Vergata, nelle Scuole primarie (5^ elementari) e degli Istituti scolastici di 1° e 2° grado, in collaborazione con il CONI, Sport e Salute S.p.A., Comitato Italiano Paralimpico, le Federazioni sportive FIPAV, FIBa, FIGS, il Cns Libertas Aps, l’ Ufficio Nazionale per la Pastorale del Tempo Libero, Turismo e Sport, AINSPED (Associazione Internazionale Pedagogisti Educatori), l’ Unione Nazionale Camere Minorili, alla Commissione Regionale per la Parità e le Pari Opportunità della Regione Molise e vari Enti Locali. Si legge di seguito nella nota.
“Un progetto teso alla prevenzione e formazione dei giovani, adolescenti, docenti, personale Ata, famiglie e società civile sulle tematiche del bullismo, cyberbullismo, inclusione sociale, violenza di genere, minori stranieri e minori stranieri non accompagnati, attraverso un percorso psico-pedagogico e sportivo per il recupero dei ragazzi e delle ragazze che vivono situazioni di fragilità. Un Progetto che durante l’ a.s. 2022/2023, ha visto impegnato l’ Osservatorio in maniera continuativa con oltre 70 Convegni pubblici organizzati e vari eventi sportivi dedicati, nelle Regioni Lazio, Abruzzo, Campania, Piemonte e Molise, oltre alla formazione nei plessi scolastici dove il Progetto è stato attuato. Un plauso va a tutti i Dirigenti Scolastici, al personale docente e Ata, per la sensibilità espressa verso il Progetto. Altresì un ringraziamento va a tutti i Collaboratori e professionisti dei vari settori interessati che ci hanno permesso di offrire un ottimo servizio di prossimità a favore dei giovani.
Particolare motivo di orgoglio per l’ Osservatorio e l’ Istituzione dell’International Forum on Bullying and Cyberbullying, con una visione nazionale ed internazionale, il quale, avrà cadenza annuale.Molto c’è ancora da fare se si considera che a livello nazionale oltre il 40% degli adolescenti ha subito un atto di bullismo o cyberbullismo, e altro dato significativo oltre il 70% dei ragazzi sostiene che la Scuola non faccia abbastanza per prevenire questi due fenomeni, oltre al fatto che molti di loro, non conosce fisicamente il Referente scolastico preposto. Parlare di bullismo, cyberbullismo devono essere priorità continuativa per la Scuola e la Società civile, al fine di prevenire tutti quei comportamenti di disagio o di violenza gratuita, intervenendo in maniera veloce dove si dovessero riscontrare tali atti, attraverso tutti quei strumenti possibili a sostegno della vittima che del cd “bullo/a” anch’egli proiezione di una propria fragilità.
Per noi dell’ Osservatorio è fondamentale un nuovo patto sociale in cui via sia l’ascolto degli adolescenti, delle famiglie, della scuola, delle istituzioni e della rete associativa, in cui tutti siano protagonisti attivi e propositivi nel raggiungere l’obiettivo di diminuire al massimo gli atti di bullismo e del cyberbullismo, i cui effetti negativi potrebbero divenire nel tempo, usciti dal mondo della scuola, baby-gang, mobbing o stalking. Cosi come la presenza dello psicologo scolastico, del pedagogista scolastico e dell’ educatore sportivo in maniera strutturata all’interno della Scuola, devono essere visti non come attività “cliniche” ma come portatori di conoscenze e stimoli positivi in cui le emozioni, la prosocialità, l’educazione alla vita, e lo “sporcarsi le mani e i vestiti”, come utili strumenti alla crescita armoniosa di ogni adolescente cosi come lo sono lo sport, il teatro, la musica”.