CAMPOBASSO – “La promozione, la valorizzazione e la tutela del Made in Italy sono azioni fondamentali per sostenere e rilanciare l’economia del Molise”. Lo ha detto il Presidente regionale di Coldiretti Molise, Claudio Papa, intervenuto nei giorni scorsi all’inaugurazione della “Casa del Made in Italy” nel Palazzo delle Poste a Campobasso, in via San Giovanni, alla presenza della sottosegretaria di Stato al Ministero delle imprese e del made in Italy Fausta Bergamotto.
Considerando positivamente l’apertura della nuova articolazione del Mimit in regione, che punta a diventare uno strumento per imprese a tutela del Made in Italy, il Presidente Papa ha evidenziato l’azione di Coldiretti che “quotidianamente – ha ricordato – lavora per la tutela e la promozione del vero Made in Italy agroalimentare, in difesa tanto degli imprenditori agricoli e zootecnici, indiscussi produttori di cibo, quanto dei cittadini consumatori, sempre più attenti alla qualità e genuinità di quello che portano in tavola”.
L’azione di Coldiretti a tutela del “vero” prodotto alimentare italiano, sta portando l’Organizzazione a una forte azione sindacale anche in Europa. “Da alcuni giorni – ha spiegato Papa – è infatti partita la raccolta digitale delle firme per chiedere una legge di iniziativa popolare che porti l’Europa a cambiare strada sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola, con l’obbligo dell’etichetta d’origine a livello europeo su tutti gli alimenti in commercio. Una petizione che ci ha consentito di raccogliere già 300mila firme nei mercati e tra i cittadini con i gazebo Coldiretti”.
Una battaglia, questa, che fa il paio con la richiesta di riconoscimento del principio di reciprocità, ovvero “il rispetto, da parte di chiunque voglia commercializzare i suoi prodotti all’interno dell’Unione, delle medesime regole di produzione, sicurezza alimentare e delle norme che regolano il lavoro in agricoltura, in zootecnia e nella pesca; in mancanza delle quali – sottolineano da Coldiretti – si corre il rischio concreto di ‘autorizzare’ forme di concorrenza sleali nei confronti dei nostri produttori, mettendo letteralmente in ginocchio il sistema produttivo nazionale e regionale dell’agricoltura e della pesca.
“Non va infine dimenticato – ha aggiunto il presidente Papa – il paradossale principio dell’ultima trasformazione sostanziale’ che consente a prodotti esteri di diventare ‘magicamente’ italiani se l’ultimo atto della lavorazione del prodotto avviene nel nostro Paese. Tutto ciò a danno degli ignari consumatori che, in mancanza di una legge di etichettatura obbligatoria dell’origine dei prodotti, si trovano spesso ad acquistare alimenti che di Made in Italy hanno solo il nome”.