CAMPOBASSO – Una prima metà di stagione semplicemente eccezionale. Ed ora il via all’altra metà del percorso di regular season legato al girone di ritorno con la prima giornata coincidente con il sedicesimo turno a livello complessivo. Per La Molisana Magnolia Campobasso la terza domenica del mese di gennaio porterà con sé la trasferta a Roma sul parquet dell’Athena. All’esordio, lo scorso 29 settembre, i #fioridacciaio superarono le capitoline di dieci (62-52) al termine di un match che vide le rossoblù rincorrere le proprie avversarie nei primi due quarti per poi uscire fuori con forza dopo l’intervallo lungo.
PASSATO E PRESENTE – Riferimenti e prospettive particolarmente chiari al tecnico delle campobassane Mimmo Sabatelli già proiettati sull’impegno che attenderà il suo gruppo.
«Il girone d’andata – spiega alla vigilia – è stato di assoluto valore ed è un percorso che ci siamo goduti e che ancora portiamo dentro di noi con forza. Siamo però altrettanto pronti a tuffarci sulla fase di ritorno della regular season. Sappiamo che sarà ancora più difficile perché, se le prime quindici giornate ci hanno consegnato un percorso notevole, nel girone di ritorno non possiamo (e non vogliamo) abbassare la guardia e faremo di tutto per rimanere al vertice».
ATHENA BIFRONTE – Di fronte, però, ci sarà un’Athena Roma capace di centrare ben quattro successi su sette confronti disputati tra le mura amiche e col dente avvelenato per l’ultima controprestazione sul parquet di Palermo.
«Sul loro campo – conferma Sabatelli – hanno tutt’altro rendimento rispetto a quello esterno. Si tratta di un impianto che, soprattutto per le formazioni ospiti, non consente di avere dei riferimenti ben precisi. Se a questo si aggiunge quella che sarà la volontà di riscattare l’ultimo ko questo ci fa ben comprendere quelle che saranno le difficoltà di questa contesa».
CONTINUITÀ CARDINE – D’altro canto, però, le magnolie vorranno dare continuità a quello che è stato un cammino che ha consegnato alle giocatrici rossoblù ventotto dei trenta punti a disposizione.
«Vogliamo continuare a giocare come ci è riuscito sinora, anche se è naturale che, in questa fase, il gruppo debba fare i conti con un momento fisiologico di stanchezza per quello che è un lavoro di grande sostanza portato avanti sin dal mese di agosto».
TUTTE A DISPOSIZIONE – Nel complesso, in un momento di ricarica, c’è la bella notizia di una situazione fisica, nel complesso, senza particolari problematiche in seno al roster campobassano.
«È normale – aggiunge Sabatelli – che, durante una stagione, ci siano momenti di maggiore efficacia alternati ad altre fasi in cui non si è al top, perché viene meno un po’ di lucidità e di freschezza. Ma, dalla sua, questo gruppo ha una caratteristica fondante non da poco: quella cioè di non mollare mai e di lottare sempre al massimo per provare a centrare l’obiettivo».
SUPPORTER PRESENTI – Qualità che, sin da subito, hanno fatto breccia nel cuore dei sostenitori rossoblù, pronti, ancora una volta, a non far mancare il proprio sostegno, avendo organizzato un torpedone per stare accanto alle proprie beniamine con oltre cinquanta fedelissimi determinati ad intonare cori e ad applaudire incessantemente il gruppo delle magnolie.
«Sapere di contare sui nostri supporter – riconosce il coach dei #fioridacciaio – è una sensazione senz’altro piacevole, perché, come ho detto in più di una circostanza, loro sono il nostro sesto elemento sul parquet e, in un momento di snodo come questo, poter contare sulla loro presenza e sul sostegno che ci potranno garantire rappresenta, senza dubbio, un notevole punto di partenza».
ISTRUZIONI PER L’USO – Di qui l’ulteriore determinazione di regalarsi il quindicesimo referto rosa nella collezione stagionale.
«Senz’altro – sintetizza Sabatelli – troveremo un’avversaria che ha in elementi come Gelfusa e Russo, giocatrici di qualità ed esperienza, capaci tra l’altro, al pari delle compagne, di esaltarsi ulteriormente nei confronti interni. In casa riescono a dar vita ad una pallacanestro in grado di creare grandi difficoltà. Motivo in più, da parte nostra, per provare ad imporre la nostra filosofia cestistica, cercando di commettere il minor numero di errori. Al pari di Selargius ed Umbertide, ci troveremo su un campo non amplissimo, motivo in più per tenere alto il livello della concentrazione sin dalla palla a due così da non lasciare nulla al caso per portare a casa un ulteriore risultato positivo».
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