Maria Luisa Bianchi presenta il suo romanzo a Campobasso

401

Maria Luisa BianchiCAMPOBASSO – Sabato 19 maggio alle ore 18.30 nella suggestiva cornice del Museo dei Misteri in Via Trento Campobasso si terrà un incontro con Maria Luisa Bianchi, che dialogherà con Carol Guarascio e Liberato Teberino. L’appuntamento, promosso e organizzato dal Comune di Campobasso e dall’Unione Lettori Italiani con la direzione artistica di Brunella Santoli, viene proposto nell’ambito degli eventi in programma per il Corpus Domini 2018.

Gli ingegni dei Misteri di Campobasso hanno illustri predecessori. Si tratta di quelli realizzati da Brunelleschi tre secoli prima, e che sfilavano in occasione dei festeggiamenti in onore di San Giovanni, a Firenze. Lo racconta Maria Luisa Bianchi, scrittrice di origine molisana, che nel suo romanzo storico Ekaterina. Una schiava russa nella Firenze dei Medici dedica alcune pagine al racconto della processione per la festa del patrono di Firenze, descrivendo con grande abilità il particolare degli ingegni metallici costruiti dal Brunelleschi straordinariamente somiglianti agli ingegni del Di Zinno realizzati per i Misteri del Corpus Domini tre secoli dopo.

L’autrice racconta senza infingimenti la quotidianità, fatta di violenze, soprusi e rari momenti di serenità, di una giovane schiava russa che si trova a vivere nella turbolenta Firenze di Cosimo de’ Medici. Pagina dopo pagina siamo guidati alla scoperta di una città di antichi mercati, botteghe artigiane e viuzze mal frequentate, che caratterizzavano lo spazio urbano di allora tanto quanto i sontuosi palazzi, le chiese, gli ospedali che ancora oggi possiamo ammirare. L’accurata ricostruzione storica è parte stessa di una narrazione appassionante in cui personaggi esistiti e vicende realmente accadute diventano un tutt’uno con l’invenzione letteraria a cui spetta il compito di dare voce a chi non l’ha avuta.

La schiava Ekaterina, il garzone Francesco, la serva Ghita, la prostituta Hysa intrecciano così le loro storie con quelle del vescovo Antonino Pierozzi, di Giovanni della Casa e della bellissima Lusanna di Benedetto, di Alessandra Macinghi Strozzi, di mercanti e preti che hanno lasciato traccia di sé nel Rinascimento fiorentino. Ne deriva un affresco mosso, sempre vivace della Firenze quattrocentesca e il racconto coinvolgente del cammino rischioso e pieno di sorprese di una schiava alla ricerca ostinata della propria libertà.