Campobasso

Masterclass di Walter Santoro a Campobasso sui tamburi a cornice

CAMPOBASSO – Il Dipartimento di Musica Antica e Popolare del Conservatorio di Musica ‘L. Perosi’ di Campobasso organizza per martedì 29 (ore 14:30-19:30) e mercoledì 30 maggio (ore 10:30-13:30) una Masterclass dal titolo “Il tamburello: ritmi e repertori nella musica popolare italiana” tenuta dall’istrionico archeologo ed etnomusicologo italiano Walter Santoro, aperta anche agli esterni.

L’obiettivo della masterclass sarà quello di conoscere e sviluppare le tecniche base della musica tradizionale del Sud Italia, analizzandone peculiarità stilistiche e timbriche. Il percorso teorico-pratico sarà coadiuvato dall’utilizzo della lettura ritmica con suoni onomatopeici, una pratica di derivazione persiana e di uso “inconsapevole” da parte dei portatori della tradizione, che permetterà di riprodurre i pattern ritmici. Attraverso lo studio delle tecniche percussive ci si immergerà nella conoscenza di un mondo rurale in estinzione, ma “portatore” del sapere musicale.

Una parte del corso sarà anche dedicata allo studio della teoria musicale, che consentirà ai partecipanti una comprensione approfondita delle strutture ritmiche analizzate. Un percorso didattico in cui i partecipanti avranno la possibilità di interagire impugnando il proprio tamburo. Gli argomenti analizzati saranno coadiuvati da foto, video e audio e partiture, in modo da facilitare l’apprendimento e ottimizzare il risultato finale.

“Ospitare Walter Santoro – commenta la coordinatrice degli incontri M° Luigia Berti – è motivo di grande vanto e prestigio per la nostra istituzione musicale, che dallo scorso anno ha aperto ufficialmente le porte alle musiche di tradizione popolare, inaugurando con un seguitissimo seminario sulle danze popolari tenuto da Franca Tarantino la stagione degli appuntamenti di musica antica e popolare. Nell’aprile scorso abbiamo ospitato la grandissima voce popolare Lucilla Galeazzi, che ha incantato il folto pubblico intervenuto. L’ottica è quella di ampliare l’offerta formativa del ‘Perosi’, rivolgendosi sia agli studenti che lo frequentano che ad un’utenza esterna più allargata, creando occasioni di incontro con repertori ‘altri’, incontri affidati a nomi illustri nel panorama nazionale ed internazionale, rispondendo nel contempo ad istanze ormai imprescindibili in un mondo dove la commistione tra generi e stili rappresenta una improcrastinabile esigenza artistica. Ma l’ottica è anche quella di valorizzare le eccellenze del territorio, aprendo un dialogo con realtà locali di valore, attive in ambiti diversi da quello che definiamo ‘colto’.”

Quella di Walter Santoro è una biografia musicale e non solo, davvero interessante. Da oltre 20 anni è il ri-scopritore dei membranofoni in Molise. Uno strumento praticamente obliato dalla memoria collettiva che Walter è riuscito con caparbietà e determinazione a riportare in auge e far riscoprire sui palchi ma soprattutto nei vari cantieri seminariali d’Italia e d’Europa con lezioni non solo in Italia ma anche presso prestigiose istituzioni europee come il Festival di Saint Chartier in Francia, il Dipartimento di Italianistica in Bosnja e e il Conservatorio di An-Tep in Turchia.

Particolare il suo approccio allo strumento che parte da lontano, grazie alla sua competenza in ambito archeologico ed etnomusicologico. Suo lo studio sui tamburi a cornice realizzato per l’Università del Salento, che ha portato a numerose novità e approfondimento sull’uso di questo strumento nell’antichità classica (tympanum), come nel medioevo ed età contemporanea, abbattendo con rigore determinati stereotipi nati intorno alle cerimonie ad esso collegato.

Un curriculum di tutto rispetto, ricco di esibizioni e produzioni discografiche, riconoscimenti artistici e collaborazioni prestigiose: Eugenio Bennato, Cisco (Modena City Ramblers), Raffaello Simeoni (Novalia), Canzoniere Grecanico Salentino, Silvana Licursi e in teatro con il maestro Gian Ruggero Manzoni (Il lento movimento dei ghiacci), Canto che son pazzo con la compagnia Diesis Teatrango di Arezzo e Le Visioni del Sabba su testo e regia di Fabio Mastropietro e Mari Correa.

All’attività concertistica e seminariale, Santoro affianca da sempre anche la produzione di spettacoli di teatro-canzone, essendo l’autore di testi storico teatrali, musicali e soprattutto di teatro-canzone. Grande successo di pubblico ha ottenuto il suo MoLLisani, esilarante, mai banale, dagli alti contenuti storici, letterari, condito da world music, danza e video d’epoca. Si è in attesa di vedere la sua prima nello spettacolo di più ampio respiro, dal titolo Res Publica

La masterclass di Waletr Santoro è il secondo dei due appuntamenti con la musica popolare programmati dal ‘Perosi’ per l’anno accademico 2017-2018. Il primo è stato tenuto dalla straordinaria Lucilla Galeazzi sulla vocalità popolare in data 10 e 17 aprile 2018.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni alle masterclass è possibile contattare la segreteria didattica del Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso (0874.90041; 0874.90042) o direttamente la referente del progetto M° Luigia Berti (328.8453274)

Obiettivi: contribuire alla divulgazione del patrimonio musicale e coreutico popolare della tradizione centro-meridionale d’Italia; proiezione e documenti audio-video sulla tradizione orale, danze, strumenti e tecniche esecutive; ascolti audio e analisi delle sequenze ritmiche per differenziare aree geografiche, ritmiche e stili; presentazione ed illustrazione dei vari tipi di tamburi a cornice; tipi di impugnatura: lap position; alla pugliese, alla campana, alla siciliana, alla calabrese, araba, balcanica; tipi di accompagnamento: tecniche tradizionali e modern grooves; ritmi binari e ternari (duina, terzina, quartina, controtempo, trillata).

Parte del corso verrà dedicata allo studio di una breve base teorica e alla poliritmia, che consentiranno ai partecipanti di entrare nel vivo delle strutture ritmiche anche attraverso dimostrazioni pratiche sulle musiche e jam session con la presenza di ospiti; costruzioni collettive di ritmiche vocali e con tamburo; combinazioni con altri tipi di membranofoni e idiofoni; cenni sui altri tipi di sonorità e membranofoni (bendir, bodhràn, daf, doira, kanjira, mizhar, pandeiro, pandereta, riqq) e tamburi a clessidra (darbuka, tumbek).

Il corso è aperto a tutte le classi di età, anche se sprovvisti di qualsiasi nozione musicale. Si richiede l’uso di tamburello proprio (saranno comunque messi a disposizione tamburi, per chi dovesse esserne sprovvisto). Gli interessati potranno acquistare lo strumento al prezzo di 50 euro (tamburello 35 cm), 70 euro (tammorra 50 cm).

Principali ritmiche:

PUGLIA: Pizzica pizzica (tradizionale, pizzica-pizzica e della grecìa salentina); stile ritmico dell’area garganica
CAMPANIA: Tammurriate (Agro Nocerino Sarnese, Giuglianese, Monti Lattari, Sommese, Avvocata); Tarantella di Montemarano
CALABRIA: Tarantella reggitana, del Pollino e Aspromonte
SICILIA: Tarantella del messinese e avolana
LAZIO MARCHE ABRUZZO MOLISE: Saltarello abruzzese e molisano, amatriciano, ballarella ciociara e del beneventano.

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Argomenti: Toro

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