Stava disponendo il da farsi quando una donna, entrata nel reparto senza autorizzazione, gli si è avvicinata chiedendo una Tac alla gamba per una presunta infezione da tatuaggio, diagnosi autonoma. Il medico l’ha invitata ad uscire, ricordandole di rispettare le regole del triage e lei lo ha fatto, cominciando però ad inveire contro di lui con insulti pesanti.
Il medico ha ripreso il suo lavoro, ma poco dopo è stato interrotto di nuovo dalla donna, accompagnata da un uomo. I due lo hanno bloccato nella sua stanza, offendendolo e minacciandolo, in particolare di ritorsioni su di lui e sulla sua famiglia se non avesse prescritto subito la Tac. Al diniego del medico, l’aggressione si è fatta più violenta: lei ha minacciato di chiamare anche il figlio per farlo picchiare. A quel punto il medico, che non è riuscito ad uscire dalla stanza, ha richiamato l’attenzione del personale di turno che ha allertato la polizia.
La situazione però è peggiorata con l’arrivo di un altro uomo che ha cominciato a minacciare il medico. “Dopo avermi apostrofato con epiteti volgari – ha raccontato la vittima dell’aggressione – ha detto che si sarebbe informato su dove abitavo per prendermi e ammazzarmi e fare del male a mia moglie e ai miei figli. Nel fare queste affermazioni era incitato dalla donna che continuava a offendermi con le stesse parole”.
Poi tutto è degenerato in quanto l’ultimo uomo arrivato ha sollevato il suo cellulare per scagliarlo contro il medico, ma fortunatamente è stato bloccato da un altro medico e da un infermiere. Sono accorsi altri sanitari e i tre aggressori si sono allontanati tra minacce e ingiurie a tutto il personale. La questione è finita quindi nelle mani della polizia, arrivata sul posto. Il medico aggredito, dopo aver provato e riprendere l’attività, è stato colto da malore.
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