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Le meraviglie dei boschi dell’Alto Molise, un invito a visitarli

REGIONE – L’Università delle Generazioni di Agnone invita tutti, in particolare gli stessi molisani, a visitare i boschi dell’Alto Molise per godere delle caleidoscopiche meraviglie dell’autunno montano. Per averne un’idea, a volte basta un solo pomeriggio per bearsi di tutti i colori che esprimono gli alberi, le siepi ed i prati, effettuando soltanto un giro per le strade, anche senza addentrarsi nel folto della vegetazione (il che sarebbe comunque meglio). E’ sicuro che si tornerà a casa ritemprati nel corpo e nell’anima!… E’ talmente esaltante ammirare i molteplici colori dell’autunno altomolisano che sicuramente si camperà di rendita per molto tempo. Un nutrimento spirituale davvero inesauribile!

I boschi più importanti e prioritari da ammirare sono senza dubbio e innanzitutto le due riserve MaB (Man and Biosphere) riconosciute dall’UNESCO per le loro peculiarità ambientali e di maggior apporto di ossigeno nell’atmosfera: sono quelle di Collemeluccio (tra Pescolanciano e Pietrabbondante) e di Montedimezzo (tra Vastogirardi e San Pietro Avellana). Ma anche i boschi di Carovilli, la grande abetaia di Pescopennataro, il Giardino di Flora Appenninica di Capracotta con l’estensione di Prato Gentile e sul percorso del vicino Feudo di Castel di Sangro. Ma anche i tanti boschi di Agnone, specialmente quelli molto intensi di Montecastelbarone e di Staffoli. Ma ovunque ci si può beare di un territorio vocato all’equilibrio ecologico e alla sostenibilità. E’ consigliabile di dotarsi di una buona macchina fotografica o di telefonino ad alta risoluzione per non perdere quegli angoli di paradiso da partecipare pure ad altri.

L’Università delle Generazioni si augura che i Comuni altomolisani (in particolare quelli che facevano parte della dismessa Comunità montana) si concertino per organizzare visite guidate anche didattiche per turisti e scolaresche, pure per far capire la consistenza e la preziosa varietà arborea ed ambientale. Magari in collaborazione con i Carabinieri Forestali e con operatori locali. Inoltre, potrebbero indìre un concorso video-fotografico (da trasformare in un’apposita mostra) sull’Autunno Altomolisano. Le foto che verranno fatte potranno essere condivise, partecipando tali meraviglie ai mass-mdia, a parenti ed amici; il che sarà un’ulteriore promozione che attirerà altri curiosi e turisti. L’operazione “Alto Molise Wildlife” potrebbe costituire un’attrazione assai qualificata e significativa che sicuramente troverà ampia diffusione mediatica in tutto il mondo.

Conoscendo così da vicino e maggiormente tale immenso patrimonio, le nuove generazioni impareranno ad amare, tutelare e valorizzare meglio tutta questa antica eredità che ci proviene dal lontano passato. La migliore conoscenza e valorizzazione del patrimonio forestale dovrebbe fare parte di un inventario generale di tutte le altre possibilità anche turistiche che presenta ogni territorio ricco di potenzialità, come l’Alto Molise, dove la natura dà spettacolo

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