L’ala tra i cardini della nazione del suo paese. Le prime sensazioni: «La chiamata della Magnolia è una grande soddisfazione. Darò il mio massimo»
CAMPOBASSO – Il primato in solitaria dopo appena quattro giornate di campionato e la voglia di regalare ulteriori emozioni ad una piazza sempre viva e calorosa. In casa La Molisana Magnolia Campobasso la dirigenza ha scelto di offrire un’ulteriore opzione senior al proprio coach Mimmo Sabatelli e la scelta è ricaduta su una tiratrice dalle indubbie qualità, come testimoniato dall’essere uno dei punti di forza nel roster della nazionale del proprio paese.
PROSPETTIVA BALCANICA – Ventiseienne di Fiume, al PalaVazzieri approda l’ala croata (giocatrice in grado di disimpegnarsi sul perimetro negli spot di due che di tre) Mia Mašić. L’ultimo innesto in casa rossoblù era stata avversaria delle campobassane nella scorsa stagione con la maglia dell’Elite Roma e, in questa, aveva respirato l’aria del PalaVazzieri durante l’estate in occasione del quadrangolare ‘Campobasso per lo sport’ affrontando proprio i #fioridacciaio con le compagne dell’Athena Roma (squadra da cui arriva in Molise) e mettendo a segno ben ventinove punti con alte percentuali sia da due che da tre.
«Per me la chiamata della Magnolia – argomenta – rappresenta senz’altro una gran bella soddisfazione. Darò il 100% di me stessa per la squadra per condurre il gruppo al suo obiettivo».
IL TIRO NELLE CORDE – Di se stessa Mašić. Parla come una giocatrice che ha nella dimensione offensiva il suo credo cestistico, dettaglio che la avvicina molto – a livello di riferimento ideale – ad un suo connazionale molto noto agli appassionati italiani come Arijan Komazec.
«L’attacco è il mio punto di forza ed amo molto tirare, in particolare da tre appena ho la possibilità di poter concretizzare una vantaggio», spiega.
ELDORADO CAMPOBASSO – L’entusiasmo che pervade Mašić verso questa nuova avventura è evidente, soprattutto perché delle sue due presenze a Vazzieri conserva in maniera indelebile nel cuore la passione e l’ambiente.
«È sempre stato un mio sogno poter giocare in una realtà come Campobasso, non solo per le qualità tecniche del team, ma anche per la vicinanza e la passione che si respirano attorno. C’è una tifoseria che è difficile vedere in altre realtà del femminile e questo è gratificante per una giocatrice».
MADRE PATRIA – Oltre al club, nella carriera di Mašić un posto importante lo occupa la nazionale del suo paese: la Croazia. L’ultimo innesto in casa rossoblù, infatti, è stata già convocata per la prima finestra di qualificazioni agli Europei del 2021 di Spagna e Francia in programma a novembre.
«La selezione è un po’ come la mamma – discetta – e sono fiera di farne parte e di essere stata chiamata per la finestra di qualificazioni di metà novembre. Vestire la maglia del tuo paese ti dà un’emozione unica, che ti porti dentro il cuore».
VECCHIE CONOSCENZE – A Campobasso, tra l’altro, Mašić troverà anche la lunga greca Parthena Chrysanthidou con cui ha condiviso la passata stagione con la maglia dell’Elite Roma.
«Quest’aspetto – racconta – renderà ancora più veloce l’inserimento perché c’è chi ti conosce già, sia come cestista che come persona. In carriera, peraltro, non ho mai avuto problemi nell’integrami in qualsiasi club in cui sono stata. In Molise, poi, trovo delle compagne davvero in gamba e quindi credo che la giusta alchimia si troverà ben presto».
MOLISE… CROATO – E, in regione, troverà anche la possibilità di sentirsi a casa. Tre centri molisani (Acquaviva Collecroce, Montemitro e San Felice del Molise), infatti, conservano le tradizioni della madre patria e vivono il bilinguismo con la lingua insegnata a scuola ed un dialetto, il na-našu, che altro non è che l’antica declinazione dell’attuale idioma.
«Senz’altro una curiosità in più – riconosce Mašić – proprio perché anche a Fiume ho vissuto il bilinguismo. Sin da bambina in classe ho imparato l’italiano assieme all’idioma nazionale per quella che è la composizione della mia città, sebbene la mia famiglia sia interamente croata».
A RAPPORTO DAL COACH – Il nuovo docente dell’ultimo innesto in casa rossoblù sarà però il coach delle magnolie Mimmo Sabatelli, con cui il primo contatto c’è stato già nelle scorse ore: «Ci siamo sentiti per telefono – spiega – ma ora ci sarà l’aspetto più importante, quello del lavoro quotidiano sul parquet, anche perché mi piace vivere il basket a 360 gradi e cerco di studiarne ogni singolo aspetto. Le partite, così, alla fine sono la sintesi di un percorso più articolato e le adoro perché si vivono sul filo delle emozioni, quello che spero di riuscire a far vivere ai miei nuovi tifosi».
A proposito di conoscenza, la presenza di Mašić amplierà anche la ‘Babele’ linguistica in casa rossoblù col croato che va ad arricchire le inflessioni inglesi, spagnole ed elleniche che già si respirano dalle parti di via Svevo.
AVVERSARIA CONOSCIUTA – Il volto nuovo dei #fioridacciaio indosserà la divisa con il numero due sulla schiena e farà il suo esordio già sabato pomeriggio nella sfida del PalaVazzieri con il Cus Cagliari, avversaria già affrontata dalla giocatrice croata lo scorso cinque ottobre.
«Loro – precisa Mašić – hanno almeno due o tre elementi di assoluto rilievo cui dovremo prestare attenzione, ma il nostro è uno sport di squadra ed il gruppo fa la differenza. Quello campobassano è davvero di spessore e sono certa che, come fatto sinora, riuscirà a dare il meglio di sé in ogni circostanza col massimo rispetto per le avversarie, ma anche con la più assoluta dedizione sul parquet. E, da parte mia, non vedo l’ora di inserirmi in questo nuovo contesto, adeguandomi il più possibile ai meccanismi di un organico con dei meccanismi molto ben oliati».