ROMA – “Il Governo intervenga per contrastare l’allarmante spirale inflazionistica e tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori. Il rincaro dei prezzi delle materie prime rischia di causare un’ulteriore compressione dei consumi da parte delle famiglie con ripercussioni drammatiche su lavoratori e imprese. E’ prioritario, dunque, fissare un tetto ai prezzi del gas per arrestare le speculazioni in atto ed erogare liquidità ai settori più colpiti anche mediante un nuovo scostamento di bilancio. E’ necessario, inoltre, implementare gli investimenti in politiche industriali per assicurare l’indipendenza energetica nazionale e accelerare i processi di riconversione produttiva.
Il Pnrr rischia di rivelarsi insufficiente di fronte al rischio di una nuova flessione del Pil, pertanto chiediamo al Presidente Draghi di rimarcare in sede europea l’importanza di un Recovery Fund dell’energia. Il conflitto russo-ucraino ha reso ancor più evidenti le distorsioni dell’attuale modello di globalizzazione scollegato dai popoli e fondato sulla deregolamentazione. In tal senso, come UGL, ribadiamo l’urgenza di rimettere al centro del programma di Governo le politiche occupazionali, l’equità sociale e la dignità dei lavoratori”. Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito alle misure volte a contrastare i rincari dei prezzi.
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