Diversamente si registrano segnali negativi per Liguria (-6,7%), Lazio (-4,3%), Puglia (-2,2%) e Marche (-0,9%). Un impulso positivo alla crescita dell’export nazionale nel 2018 proviene dalle vendite della Lombardia verso Germania (+6,1%), Stati Uniti (+10,5%), Svizzera (+11,2%), Francia (+4,4%) e Spagna (+7,5%) e della Toscana verso la Svizzera (+23,7%).
Nell’analisi provinciale dell’export, si segnalano le performance positive di Milano, Asti, Brescia, Firenze, Siracusa, Bologna e Piacenza. L’Istat sottolinea come le esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo dalla Lombardia, di macchinari e apparecchi dall’Emilia Romagna e dal Veneto, di prodotti energetici dalla Sicilia e di prodotti farmaceutici dalla Toscana spiegano da sole circa 1/3 della crescita dell’export nazionale nel 2018.
Nel 2018 l’export continua a crescere ma a un tasso piu’ che dimezzato rispetto a quello registrato nel 2017. Tutte le principali ripartizioni territoriali sono in crescita ma con dinamiche differenziate: la crescita e’ molto sostenuta per le Isole, grazie anche alla positiva dinamica delle vendite di prodotti energetici, superiore alla media nazionale per il Nord, mentre il Sud e, soprattutto, il Centro sembrano risentire maggiormente del rallentamento dell’export nazionale.
Nel quarto trimestre 2018 si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Centro (+3,9%) e per il Nord-est (+2,5%), un lieve calo per il Nord-ovest (-0,4%) e una piu’ marcata flessione per il il Sud e Isole (-5,7%). Nel 2018 si conferma molto sostenuta per le Isole (+12,2%) superiore alla media nazionale per il Nord-est (+4,3%) e il Nord-ovest (+3,4%) e piu’ contenuta per il Sud (+2,5%) e, in particolare, per il Centro (+1%).
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