«Mi costa tantissimo ma sento che questa mia umile obbedienza è oggi la vera omelia che posso fare a voi».
Una omelia che ieri ha pronunciato non dal santuario, ma dall’altare della piccola cappella in episcopio a Campobasso dove vi è un bellissimo quadro della Madonna Addolorata di Castelpetroso. Ai piedi di questa immagine padre Giancarlo ha pregato per tutti, per un popolo che «obbedendo, ama Maria. Questo ci è chiesto, con nobile grandezza!»
«Non mi sento sopra di voi, ma tra di voi, accano a chi non può nemmeno salutare i propri cari, nei momenti più sofferti. Maria Addolorata questo lo comprende. E perciò, ci è vicina, ci sta accanto, asciuga le nostre lacrime e ci benedice».
L’invito dunque del vescovo ad essere uniti nella preghiera, a tenere il rosario in mano, a leggere il Vangelo «come ci ha invitato a fare lo stesso papa Francesco. Chiediamo insieme la fine di questo flagello, come si è sempre fatto nei momenti difficili della storia».
Infine il pensiero del presule corre a chi in questi difficili giorni è in prima linea contro il virus: «Grazie della vostra solidale attenzione, con il mio saluto riconoscente alle autorità tutte per la loro dedizione. Prego per tutti i medici ed operatori sanitari, ai letti degli ammalati. Come pure la mia preghiera per i fratelli ristretti in carcere, che soffrono ancor di più, in questi giorni».
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